Ogni tanto fa bene dire o ascoltare frasi diverse rispetto ai soliti ritornelli. Perché forse non è vero che il popolo irpino sia così compatto contro le trivellazioni. O che gli amministratori si siano schierati in massa contro il petrolio eccetera eccetera. “Le gente se ne strafotte”, urla Ferrante Di Somma al convegno organizzato dal Movimento Cinque Stelle a Torella dei Lombardi. Lui è il titolare delle cantine Di Marzo e del Consorzio Tutela Vini D’Irpinia. E già nel corso della marcia di Gesualdo, mesi fa, era stato uno dei pochi a infiammare la platea. Pochi tecnicismi, tanto ardore nelle sue parole: “La gente se ne strafotte del problema. Se ognuno di noi non convince parenti e amici è la fine. Altro che viticoltura! Bisogna essere più attivi. Troppi i focolai di no triv. O ci uniamo oppure ci saranno tumori per le persone e morte della filiera agricola. Bisogna colpire le multinazionali dove gli fa male. Boicottaggio, e partiremo nei prossimi mesi. Ma abbiamo bisogno di persone che si organizzino. Vi supplico di andare in giro a raccontare le cose come stanno”. Evidentemente non sono bastati anni di articoli su carta o su internet. Migliaia, decine di migliaia. Né i passaggi su radio e tv. Perché anche uno degli organizzatori del convegno, Piero Sanacore, fa notare: “Stamattina sono stato in giro a Torella a pubblicizzare l’appuntamento, alcuni non sapevano neanche che si vuole fare un pozzo a Gesualdo”. Al convegno ha preso parte il deputato pentastellato Carlo Sibilia. Con lui due candidati al Consiglio regionale, Ciampi e Carosella. Dal tavolo critiche agli esponenti politici degli altri partiti. Perché tutti si sono schierati contro il petrolio “ma a parole”. E in effetti – il dato emerge da centinaia di interventi, interviste, dibattiti e presentazioni – tutti o quasi hanno parlato in maniera molto omogenea di agroalimentare e turismo per l’Irpinia. Verrebbe da dire: se la gente se ne strafotte del no petrolio, a qualcuno conveniva condurre un campagna elettorale “si triv”. In ogni caso l’incontro di Torella è stato utile per ribadire per la 500esima volta (dunque non bastavano i precedenti incontri degli ultimi anni), il reale impatto delle ricerche petrolifere. Il geologo Franco Ortolani Il convegno a Torella Il geologo Franco Ortolani: “Soltanto il perimetro del pozzo di Gesualdo tocca Guardia, Mirabella, Paternopoli, Grotta, Rocca, Villamaina, Frigento (lo dice a mezzo grafico, Ndr). Se a Gesualdo esce il petrolio ci sarà un oleodotto e un centro oli. Le sorgenti e le aree protette non sono garantite. Assurdo intaccare i santuari delle aree potabili. Se si trova il giacimento i pozzi si moltiplicheranno”. A Torella anche l’avvocato De Lisio di Italia Nostra, che sta studiando per un ricorso contro le trivellazioni in sede europea.
Frigento conserva un impianto urbano di origine romana che rende il borgo un unicum nel…
DAZN sfrutta la possibilità di trasmettere gratuitamente uno dei big match stagionali: Fiorentina-Juventus sarà visibile…
I surgelati sono comodi, versatili e sempre più presenti nelle cucine italiane, ma basta un…
Trasformare gli scarti della carne in un piatto elegante non è un trucco da chef…
Tra vicoli di pietra, borghi sospesi e sorgenti che sgorgano dal sottobosco, l’Irpinia rivela un…
Un nuovo piano di interventi mette in moto decine di cantieri in tutta l’Irpinia, con…