Dipendesse tutto da Vincenzo De Luca, l’Irpinia potrebbe stare tranquilla sul fronte petrolio. “Sono contrario alle trivellazioni, le andassero a fare da un’altra parte, non nel bacino imbrifero più importante d’Europa”, ha detto al convegno durante la Sagra di Montella. E anche chi sostiene il turismo dovrebbe stare tranquillo. “Vorrei riaprire il treno del paesaggio, Avellino-Rocchetta”. Il governatore ha poi parlato di incentivi per agricoltori, dell’importanza dei prodotti. “Non fa niente se i costi restano alti, noi puntiamo ai mercati che cercano la qualità”. Ma in generale su ambiente e territorio l’intervento di De Luca lascia aperta la via dell’eolico, almeno in teoria. “Le pale sono devastanti, orribili. Se c’è la possibilità del mini-eolico sarebbe molto meglio”. Questa la premessa. Sul no all’eolico selvaggio avanzato dai sindaci altirpini, il governatore ha dichiarato: “Verificheremo la possibilità di una moratoria come chiesto dai sindaci (nella foto in basso). Ma ragioniamo senza posizioni ideologiche. Ci sarà grande rigore nelle autorizzazioni, non sempre si potrà installare un parco eolico per quanto mi riguarda”. Non sempre, appunto. Queste frasi si inseriscono infatti nel corpo del suo intervento complessivo. In cui ha parlato di vincoli “assurdi” sui parchi naturali. “Vanno resi economicamente vivi”. E in genere sull’ambiente: “L’ambientalismo vero è quello che offre sviluppo, il resto è idiozia”. Perché per De Luca la priorità è il lavoro, punto. “I giovani restano con il lavoro, non con gli appelli e le belle parole”. E allora il suo sembra essere sempre un “no” all’eolico. Un “sì” ad agricoltura e turismo. Ma rispetto a pale e rinnovabili, il “no” al petrolio appare molto più forte. comments
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