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‘Parcheggiopoli’ di Avellino. L’inchiesta e il contesto

E dunque, la gestione dei parcheggi ad Avellino è finita sotto il mirino della Guardia di Finanza e della procura del capoluogo retta da Rosario Cantelmo. Nove gli indagati dopo il bliz di ieri, in una inchiesta destinata ad allargarsi a macchia d’olio. Entrando nel dettaglio, capiamo cos’è l’Acs e perchè chi vi gravita intorno è finito nell’occhio del ciclone.Azienda Città Servizi è una società municipalizzata completamente partecipata dal Comune di Avellino con la finalità di stabilizzare i Lavoratori Socialmente Utili, in forza al Comune, impiegandoli nell’erogazione di servizi alla città. Gli Ausiliari del Traffico, i cosidetti ‘vigilini’, sono un classico esempio. Sono loro che provvedono al monitoraggio continuo della sosta lungo le strade del centro urbano, le cosidette “strisce blu” presenti in ogni angolo del centro entro le quali si può sostare a pagamento inserendo negli apposite macchinette 70 cent per un’ora di parcheggio  e per un minimo di 50 cent (con i quali si sosterà mezz’ora) .Azienda Città Servizi – si legge sul sito – non è soltanto gestione della sosta, ma in futuro acquisirà un ruolo di attore primario in tutte le attività di servizio dell’intera città”. Nel mirino degli inquirenti sono finite alcune assunzioni in cambio di presunti favoritismi per il rinnovo delle convenzioni. Ma, ad insospettire i magistrati, ci sono anche la modalità con cui gli affidamenti sono stati fatti. Pare che si sia scelta la modalità dell’affidamento diretto trattandosi di cooperative sociali nate nel lontano 2000 con lo scopo di impiegare i cosiddetti lavoratori socialmente utili, ma l’importo complessivo dell’affare, pari ad oltre 311mila euro, superebbe la soglia prevista dalla legge per evitare procedure ad evidenza pubblica. Tra gli indagati figurerebbero l’attuale presidente del consiglio comunale, Livio Petitto, ex assessore alla mobilità, accusato di concorso in abuso di atti d’ufficio. Amedeo Gabrieli, amministratore unico dell’Acs, noto avvocato e fratello di Leonida ex curatore fallimentare dell’Isochimica. Amedeo Gabrieli sarebbe accusato di corruzione in concorso, peculato e concorso in abuso d’ufficio. Le accuse più gravi, però, sarebbero per i titolari delle due cooperative sociali (quelle che che gestiscono attività agricole, industriali, commerciali o di servizi per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate) a cui era stata data con affidamento diretto la gestione delle aree parcheggio. Sono accusati di corruzione Antonio Forte e suo figlio Vittorio Forte responsabili della City Service, società cooperativa con sede in Via Fratelli Bisogno, e Maria Stingo della CCSE, una cooperativa sociale Onlus con sede in Piazza Libertà. Si terràdomanimattina, giovedì 9 luglio, alle ore 11.00 a Palazzo di Città la conferenza stampa del Presidente del Consiglio comunale Livio Petitto.

Redazione IrpiniaPost

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