In merito alla vicenda della realizzazione del cosiddetto Capannone Saure a Caposele, nell’ambito del progetto di raddoppio della Galleria Pavoncelli Bis, il parlamentare Carlo Sibilia del Movimento 5 Stelle fa sapere di aver presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Avellino. “In sintesi – afferma il parlamentare avellinese – in località Saure a Caposele sono stati innalzati sei pilastri funzionali alla costruzione di un “capannone” che altera e demolisce l’impatto paesaggistico dell’area annientando in questo modo ogni prospettiva di respiro attrattivo. I timori dei cittadini che l’opera stravolga di fatto un sito ad alta valenza turistica sono fondati ma la cosa che ogni volta sorprende è la superficialità con la quale vengono prese decisioni cosi importanti”. “La procedura adottata – continua Sibilia – presenta dei passaggi poco trasparenti come ad esempio il rilascio del parere favorevole definitivo e motivato, con un documento non protocollato, nel quale si specifica, da parte del responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune di Caposele, che il parere è soggetto a condizione irrinunciabile visto l’adeguamento del progetto alla definizione di tempi certi e alla costruzione di una bretella di collegamento tra il cantiere dei lavori e lo svincolo della SS 91 Fondo Valle Sele. I problemi nascono dal fatto che la richiesta relativa alla bretella non rappresenta una prescrizione del Comune di Caposele, come dichiarato dal sindaco Farina nel lontano ottobre del 2010, ma va intesa come raccomandazione”. “A novembre dello stesso anno – insiste il portavoce irpino del Movimento 5 Stelle – il primo cittadino con propria nota comunica al Commissario Straordinario della Pavoncelli Bis, ingegner Roberto Sabatelli, che la Commissione Edilizia Ordinaria ha espresso parere urbanistico favorevole nonostante il progetto relativo al Capannone Saure appaia difforme alle previsioni del P.U.C.”. “Mi sembra paradossale che il tutto si baserebbe su una semplice comunicazione del sindaco e una comunicazione peraltro mai protocollata dell’assessore Malanga. Infatti – si legge nella nota – il Commissario Sabatelli avrebbe trasmesso al Tribunale delle Acque Pubbliche, per il contenzioso sorto, la nota del primo cittadino facendola passare come parere di conformità urbanistica per la realizzazione dell’opera”. “Siccome l’opera è in evidente difformità urbanistica, si eviterebbe anche il parere preventivo del Genio Civile di Avellino, già contrario all’opera come del resto l’Autorità di Bacino Interregionale del fiume Sele che l’ha ribadito con nota n.88/2010, evidenziando inoltre la classificazione del territorio in questione come zona soggetta a frane”. “In definitiva – conclude il parlamentare avellinese – esistono zone d’ombra che vanno immediatamente chiarite ed è per questo che ho ritenuto di presentare un esposto in tal senso”.
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