Via libera dei sindaci altirpini alle procedure per l’azienda forestale, l’organismo pubblico-privato (ma finanziato) che dovrà occuparsi di rendere produttivo il patrimonio boschivo dell’area. Tempi strettissimi per l’adesione di imprenditori e associazioni al partenariato. Martedì mattina partiranno le comunicazioni tra i comuni. Salvo variazioni, chi vorrà aderire dovra’ farlo entro il 10 ottobre. Ed entro il 4 novembre l’intera documentazione dovrà essere portata in Regione. Si parte con un’attività di studio sulle foreste. In un secondo momento nascerà l’azienda forestale vera e propria.Capofila del tutto sarà la Fondazione Montagne Italia, presente a Nusco Luca Lo Bianco. Tutti i sindaci entrano nel partenariato ma è chiaro che gli interventi verranno sviluppati, di fatto e di diritto, su quei comuni che hanno patrimonio boschivo rilevante. Su tutti Bagnoli Irpino, Calabritto, Montella, Nusco. Non sono mancati gli scontri, ancora una volta trail presidente Ciriaco De Mita e il sindaco di Cassano Irpino, Salvatore Vecchia. Alla base c’è sempre la questione giuridica sul ruolo dei comuni che non hanno foreste sul territorio. Per Vecchia quei comuni dovranno comunque partecipare alle discussioni, parliamo di fondi e non di filosofia. Pragmatico De Mita, che insieme a Lo Bianco premeva per un rapido ok per avviare le procedure. Passa la prima linea, del resto sembrava che la vicenda fosse già chiarita. Ma la sensazione è che non tutti i nodi siano stati sciolti. E che potrebbero emergere divergenze nella fase successiva. Al momento c’è la condivisione del percorso, questo l’esito del tavolo al progetto pilota. Chi vorrà aderire dall’esterno (imprenditori e associazioni) verrà in ogni caso sottoposto a valutazione dall’organismo dei sindaci. Lo Bianco ha assicurato che i criteri e le griglie verranno definiti prima della presentazione in Regione. Domani intantouna delegazione della strategia aree interne incontrerà il ministro per il Sud, Barbara Lezzi.Un momento importante per chiarire il futuro della strategia nei pezzi di territori interessati. Ma altri dubbi riguardano il rapporto tra l’Alta Irpinia e la Regione Campania. De Mita ha promesso battaglie se il piano forestazione fosse rispedito al mittente. comments
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