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Piano idrico, un invaso collinare a Taurasi

Parte il Piano della Regione Campania per raggiungerel’autonomia idrica:in Giunta vanno a gara i primi tre invasi collinari (nei territori di Sessa Aurunca, Gioi Cilento eTaurasi), che fanno parte del Piano complessivo che, insieme alla diga di Campolattaro, prevede un investimento di tre miliardi di euro. “La Regione Campania– dichiara il Presidente Vincenzo De Luca –intende assumere con estrema serietà e impegno il problema delle risorse idriche e della siccità, una delle grandi emergenze dei prossimi anni. Si parte con i primi tre invasi collinari destinati all’approvvigionamento idrico”. Il Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Ufita, Francesco Vigorita,accoglie entusiasticamente quanto deliberato dalla Giunta della Regione Campania e che era stato già preannunciato dall’Assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo, in un incontro tenuto pochi giorni fa con i vertici del Consorzio ufitano. “La decisione della Giunta, sollecitata dall’Assessore Nicola Caputo, a cui va tutto la riconoscenza del Consorzio dell’Ufita, in uno alla sensibilità dimostrata anche in questo caso dal Presidente Vincenzo De Luca, rende merito al prezioso e costante lavoro di attenzione al territorio e alle esigenze delle aziende agricole a cui quotidianamente si dedicano gli Amministratori del Consorzio. Oltre a riconoscere l’efficace e competente lavoro tecnico e di progettazione che svolgono le sue maestranze”, afferma il Presidente Vigorita.“Il Consorzio di Bonifica dell’Ufita è in prima fila nel percorso teso a contrastare e prevenire il ripetersi di emergenze climatiche fortemente penalizzanti per il settore agricolo che in questa parte della provincia irpina produce eccellenze importanti. E già altri progetti sono stati presentati e sono in attesa di approvazione per aumentare la resilienza del territorio verso un’emergenza idrica che ormai si sta ripetendo sempre più frequentemente”, continua Vigorita. I laghetti collinari, come quello approvato e previsto nel territorio del Comune di Taurasi, assieme ad altre infrastrutture simili costruite e gestite dal Consorzio, rappresentano strumenti, ad oggi tra i più efficaci, per trattenere e immagazzinare l’acqua piovana nelle stagioni piovose per poterla poi rilasciare in modo razionale e sufficiente nei momenti di maggiore difficoltà di approvvigionamento per le aziende agricole. L’invaso di Taurasi avrà una capacità di mc. 100.000 circa, servirà un’area irrigua ricadente nei Comuni di Taurasi, Mirabella Eclano, Bonito e Apice per circa 520 ettari di superficie agricola.

Redazione IrpiniaPost

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