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Progetto pilota, dopo lo stop si riparte dal piano foreste

E’ ricominciato da qualche giorno il percorso delprogetto pilota dell’Alta Irpinia. In una serie di workshop online si affronta il capitolo forestazione, pezzo importante della strategia e anche terreno di scontro nell’ultimo periodo “in presenza“. La fase è curata dai tecnici di Crea, Regione, Fondazione Montagne Italia. In pratica si raccolgono idee, spunti e criticità per mettere a punto la futura azienda forestale, quella che nelle intenzioni dovrebbe far confluire in un unico soggetto tessuto sociale e imprenditori: sfruttamento produttivo del bosco e turismo gli obiettivi. Obiettivi a medio-lungo termine. Si tratta di una fase preliminare quindi, in cui la burocrazia per accedere ai fondi è allo stesso tempo limite e opportunità tra le varie misure del Psr. I boschi, i dubbi.I dubbi sono quelli evidenziati dall’imprenditore del legno, Luigi Iavarone. Che si chiede quali margini ci siano per fare economia dalle foreste altirpine, limitate per estensione territoriale. E poi lo stesso Iavarone, come aveva già fatto anche in passato, pone l’accento sull’ambiente. “Non deve ripetersi quello che è successo con l’eolico, non vogliamo tante centraline sparse sul territorio. Allora sarebbe meglio investire sulla formazione e sulla ricerca, magari con un centro, all’epoca era d’accordo anche Fabrizio Barca”.Anche Mario Salzarulo (Gal Cilsi) invita a fare attenzione sul tema ambiente tra l’altro. E sempre l’imprenditore fa notare come tutto il comparto segherie sia in crisi, anche per i vincoli. Le criticità vengono raccolte da Raoul Romano, che presiede e coordina gli interventi. Ma c’è anche il discorso turistico. Boschi e turismo.Non tutta l’Alta Irpinia ha superficie boschiva per creare economia. E allora dove non si può intervenire, vedi la parte orientale dell’area, i sindaci spingono perché nel maxi-progetto (tutto ancora da attuare) si tenga conto di percorsi naturalistici e artigianato derivante dal legno. Il sindaco di Cairano, Luigi D’Angelis, è su questa linea. Così come altri colleghi, vedi il vicesindaco di Bisaccia, Franchino Tartaglia.  Così anche Beniamino Grillo, per Senerchia. I tempi.Naturalmente qualche ritardo causa covid si è accumulato. Le carte per costituire l’agenzia forestale dovevano essere già pronte, o quasi. Adesso si lavora per accedere ai fondi del Psr in grado poi – eventualmente – di attrarre imprenditoria. Ma ancora una volta Iavarone si mostra dubbioso: “L’azienda forestale– è la sintesi –deve poter muoversi in autonomia rispetto alla finanza agevolata”. I sindaci.Ieri mancavano i primi cittadini dei principali territori interessati (Montella, Bagnoli Irpino, Calabritto). Presenti solo amministratori di Calitri, Cairano, Senerchia, Bisaccia, Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni). Ma la fase di confronto tra tecnici e amministratori continuerà fino a dicembre.

Redazione IrpiniaPost

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