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Progetto Pilota nel mirino, 7 sindaci contro il vertice

“Ma non siamo pochi”, dice il primo cittadino di Villamaina Stefania Di Cicilia in conferenza stampa ad Avellino. Con lei altri sei sindaci. “In tutto – continua – siamo una parte rilevante di tutta l’Alta Irpinia”. Sette sindaci su diciassette hanno parlato giovedì mattina al circolo della stampa. Sul tavolo l’argomento Gal, visto che la Regione è sul punto di finanziare con 100 milioni di euro 13 progetti presentati dai Gal campani e che l’Alta Irpinia si è spaccata confluendo in tre organismi diversi. Ma i Gal sono l’appiglio per gli attacchi al vertice del Progetto Pilota. Non usa mezze misureMichele Di Maio. Il sindaco di Calitri senza fronzoli: “Abbiamo cercato di formare un Gal del Progetto Pilota e sono partite le azioni di disturbo da Nusco. Mi sono ritrovato nel Progetto Pilota, ma non ho condiviso alcun percorso perché non esistono convocazioni, sede, verbali. Le riunioni ora si svolgono a Nusco a casa del feudatario. Chi siede oggi a questo tavolo ha la schiena dritta e lo ha dimostrato nelle ultime due settimane. Non ci sono vassalli, valvassori e valvassini ma persone che credono nello sviluppo del territorio con proposte che vengono dal basso. Sulla vicenda dei Gal e del Progetto Pilota bisognerebbe scrivere a De Luca e Borghi per informarli di quanto accaduto all’interno del progetto. Ma intanto il funzionario regionale Domenico Liotto va rimosso. Si è dimostrato un servo“. Al tavolo ci sono anche i sindaci diSant’Angelo dei Lombardi, Montella, Rocca San Felice, Morra De Sanctis, Conza della Campania. Il Progetto Pilota diventa il nodo principale in ogni intervento, a partire da quello di Rosanna Repole. Che parte così:“Abbiamo deciso di riprendere le regole istituzionali parlando con la stampa. Basta con Facebook”.La Repole si riferisce evidentemente agli scontri sulle bacheche tra sindaci e presidenti di Gal. Ma come si vedrà, utilizza l’argomento per criticare tutto ciò che non è andato fino ad ora nell’Area Pilota. Ma prima la sua versione della vicenda Gal.“Ne avevamo chiesto uno unico che comprendesse i 25 comuni del progetto pilota, stesso distretto sanitario e stesso piano di zona. Richiesta accolta in ritardo col progetto pilota. Una cosa è l’affermazione di volontà e una cosa è realizzarla. Poi Montella è uscita, aderendo al Gal Irpinia-Sannio. Le strade? Un nuovo gal, confluire in un altro. 7 comuni facevano parte del gal Irpinia, 17 del gal cilsi.Azzeriamo le cariche e riapproviamo la strategia,ho detto.Le due delegazioni (Cilsi e Irpinia) si sono incontrate ma non c’era pari dignità. Questa –ha precisato il sindaco di Sant’Angelo– non riguardava le persone ma le comunità e le associazioni. Oggi però, con un’Alta Irpinia divisa, non ci sono vincitori né vinti. E da qui devono partire riflessioni serie su altre scelte. Rispetto delle regole sul Progetto Pilota. Dobbiamo seguire le procedure –è il messaggio al presidente De Mita e agli altri sindaci-. Basta con questa interruzione della comunicazione. C’è la sede di Calitri, un ufficio. Vogliamo verificare tutto. 25 sindaci? Tutti devono avere pari dignità per evitare che ci siano buoni e cattivi“.

Redazione IrpiniaPost

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