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Provenzano ad Avellino: ‘Al lavoro perché i giovani restino al Sud’

“Noi la strategia nazionale per le aree interne l’abbiamo rilanciata. Ha avuto qualche ritardo e ora vogliamo accelerare con altre misure, come il fondo di sostegno alle imprese. Ricordo che abbiamo già stanziato mezzo miliardo per le aree interne da gennaio ad oggi. Ma ora anche qui, in Irpinia, si apre una sfida importante. L’Europa chiede digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Noi dobbiamo far restare i giovani. Molti sono tornati e mi scrivono. Vogliono l’opportunità di rimanere”. Parole diPeppe Provenzano, ministro per il Sud, ad Avellino. Parla chiaramente come esponente di governo e poco si cala nella realtà provinciale (del resto passerà il pomeriggio a Bisaccia con Franco Arminio). Un incontro curioso quello al nuovo Polo Giovani, mega struttura in via Morelli e Silvati. Strano perché è un mix di tutto e forse il contrario di tutto. C’è la politica ma manca molta politica tra consiglio regionale e presentazione di liste a Napoli (quella dei Popolari). E’ un incontro dedicato agli amministratori ma quelli altirpini (dove è in atto la strategia nazionale aree interne) si contano su una mano. Le vertenze industriali sono presenti con la rappresentanza dellaFib Sud di Nusco. Ci sono i rappresentanti sindacali, i vescovi che sono i padroni di casa. Francesco Todisco,consigliere di De Luca per le aree interne, ringrazia soprattutto il mondo religioso. “Qualcuno ha pensato che l’incontro dei vescovi con Mattarella fosse un’invasione di campo. Sì, era un atto politico. Ma la politica sbaglia a non cogliere quello spirito. Questo luogo– dice a proposito della struttura che sarà inaugurata ufficialmente tra un paio di giorni –vuole contrastare la povertà giovanile. Può nascere grande centro di competenze. Vedo i rappresentanti della Altergon di Morra De Sanctis e il presidente di Confindustria, Pino Bruno. Aree interne? Non dovranno più essere viste come aree di malinconia e carezze di paesaggio. Serve ora più impulso sul tavolo regionale, ragionare in maniera lungimirante sulla Valle Ufita e le sue prospettive di snodo ferroviario”. Presente il sindacoGianluca Festa, i vescovi di Avellino e Benevento, Aiello e Accrocca. Il Prefetto, l’ex deputatoLuigi Famiglietti.Per l’Alta Irpinia Michele Di Maio, Stefania Di Cicilia, Stefano Farina, Rosanna Repole. Il gruppo di opposizione al Comune di Nusco. Adesso tappa a Bisaccia per Provenzano, in compagnia dello scrittore Franco Arminio. comments

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