“Nell’area della popolazione bersaglio, cioè la popolazione dell’Asl di Avellino, possiamo dire con certezza che tasso di incidenza e tasso di mortalità per patologie neoplastiche sono decisamente inferiori rispetto a quelli nazionali”. Lo ha dichiarato la responsabile delRegistro Tumori dell’Asl di Avellino, Donatella Camerlengo, in occasione della presentazione dei dati al Viva Hotel di Avellino. Ma c’è preoccupazione per i numeri di alcune microaree della provincia. Valle del Sabato, Solofra e alcune zone dell’Alta Irpinia, hanno ricordato dall’Ordine dei Medici. Il report “Un unico dato che ci ha portato ad un ulteriore studio è quello sull’incidenza dei tumori tiroidei nelle donne, delle forme neoplastiche sostanzialmente piccole ma riconducibili ad una accentuata diagnosi, superiore al Pool nazionale”, ha aggiunto la dottoressa. Il Registro Tumori, uno strumento di sanità pubblica per monitorare lo stato di salute della popolazione attraverso l’incidenza, la prevalenza e i tassi di sopravvivenza e mortalità, correlato alle variazioni territoriali e temporali e a fattori di rischio ambientali e legati allo stile di vita. Nel caso dell’Asl di Avellino, i dati elaborati fanno riferimento a tutti i tipi di tumore nel triennio 2010-2012, nel quale sono stati registrati 3.662 casi di neoplasie negli uomini, con mortalità pari a 1.823, e nelle donne 2.982 con mortalità pari a 1.261, con un’età media, relativa all’incidenza, che si aggira attorno ai 71 anni negli uomini e ai 66 nelle donne. I primi colpiti maggiormente da tumore ai polmoni, le seconde alla mammella. Mentre il numero dei nuovi casi attesi al 2017 è di 1.237 negli uomini e 1.069 nelle donne. Numeri, quelli forniti questa mattina, che riguardano in generale la macro area della provincia di Avellino. “Continuando lo studio– ha proseguito la dottoressa Camerlengo –e interpretando i dati successivi al triennio che già abbiamo a disposizione, potremo approfondire la situazione nelle micro aree”.Solo nei prossimi anni, dunque, sarà possibile verificare l’incidenza nelle aree soggette a maggiore inquinamento come la Valle del Sabato, Solofra e alcune zone dell’Alta Irpinia. Lo ha confermato il presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, Francesco Sellitto: “La fotografia che abbiamo al momento, ci dice che la provincia di Avellino è avanti nella cura della malattia, ma per la prevenzione siamo ancora indietro, bisogna fare molto di più. Innanzitutto agire sull’ambiente. Per le aree degradate, la battaglia delle associazioni è davanti agli occhi di tutti. Ci sono zone molto inquinate. Quindi siamo in linea con la media nazionale, anche leggermente al di sotto, ma solo per quanto riguarda il dato complessivo. Se andiamo a vedere i dati in certe zone, la situazione diventa sicuramente più drammatica”. Le parole di Maria Morgante, manager dell’Asl Avellino “Il Registro Tumori è un punto di forza per combattere e arginare le patologie oncologiche. Strumento fondamentale sulla strada giusta nella prevenzione. Continuiamo a raccogliere dati da inserire per individuare aree di maggiore interesse. Dietro tutto questo c’è un lavoro d’equipe. Bisogna programmare e attuare gli screening, informare e coinvolgere la popolazione”. comments
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