“Questa è la foto che più di altre mi ricorda il terremoto di quarant’anni fa. La scattai qualche giorno dopo il 23 novembre del 1980. Ero già giornalista Rai ma in quei giorni facevo il servizio militare, all’ufficio stampa del Comiliter di piazza Plebiscito, a Napoli. La mattina del 24 ci alzammo in volo con il Comandante del Comiliter e il capo di stato maggiore. Nel terzo elicottero c’eravamo noi, dell’ufficio stampa. Sorvolammo l’Irpinia e la Basilicata,ricordo come se fosse ieri le macerie fumanti dell’ ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi.Le braccia alzate dei tanti che chiedevano aiuto. E il resto d’Italia rispose a quell’appello. Come fece, anni prima, con l’alluvione di Firenze. Si, furono mesi terribili. Bisognava ricostruire. Poi sappiamo com’è andata a finire. Miliardi di lire sprechi, finiti nelle tasche di imprenditori e politici corrotti e della camorra.Nacque la camorra imprenditrice, ci fu il salto di qualità della criminalità organizzata. Allora dicemmo che dovevamo ricostruire. Così non fu.Oggi, quarant’anni dopo, dobbiamo costruire invece un nuovo modello di sviluppo. Nulla dovrà essere come prima, diciamo da quando è iniziata l’emergenza sanitaria. Ce la faremo? Dobbiamo farcela”.È il post delsenatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto accompagnato da una serie di foto scattate i quei giorni terribili in presa diretta.
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