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Salvini ad Ariano Irpino: ‘Liberatevi di De Luca’

Non ci sono tantissimi contestatori, ma nemmeno piazza Plebiscito è piena zeppa di sostenitori. La tappa diMatteo Salvini ad Ariano Irpinodiventa un normale appuntamento elettorale quanto a partecipazione. Però il leader della Lega sottolinea la sua presenza. “E invece De Luca non ha alzato le chiappe per venire qui durante il lockdown”, dice l’ex ministro dell’Interno. “Ai tg vedevo Ariano –continua –zona rossa zona rossa zona rossa. Solo provvedimenti di questo tipo sono stati adottati e neanche un medico o un infermiere in più sono stati invece inviati all’ospedale di Ariano. Ma la sanità è stata un cavallo di battaglia del cabaret di De Luca. Ospedale a Caserta, ma l’ospedale non c’è. Ospedale a Salerno, e l’ospedale non c’è”. Un’oretta buona di ritardo rispetto al programma. “Ma sono stato al carcere per manifestare la mia vicinanza alla polizia penitenziaria. Di sicuro non ai delinquenti come fa certa sinistra”, premette dal palco-gazebo. Con lui ci sono i quattro candidati alle regionali (Vecchia, Cusano D’Agostino e De Stefano). E il candidato a sindaco di Ariano, Marco La Carità. Pure Salvini, come chiunque abbia raggiunto il Tricolle da fuori, resta colpito dal numero di manifesti e 6×3 tra le strade.In effetti è impressionante.La concomitanza comunali-regionali, l’anno di commissariamento ad Ariano, ha prodotto carta a tonnellate. Però Salvini si focalizza sui big del centrosinistra. “Sulle mura ho visto tante facce sorridenti che governano da venti anni e dicono ‘faremo faremo’, Ma cosa avete fatto? La Campania– grida Salvini –non è quella di De Luca e nemmeno quella di Di Maio. È quella che vuole viaggiare e andare a scuola”. Intanto la piazza resta tranquilla. Forze dell’ordine a ogni angolo e tutto sommato anche un massiccio uso delle mascherine. Che poi siano le mascherine della Lega ci sta pure. Chi protesta viene relegato fuori dalla piazza, dietro le transenne. Gli slogan e i fischi non si fermeranno per un’ora e mezza, tanto dura l’intera manifestazione con le parole dei candidati e degli esponenti salviniani anche prima dell’arrivo del “capitano”. Poi “Matteo” attacca la ministra Lucia Azzolina: “Una calamità naturale“. E annuncia: “Tornerò in irpinia a festeggiare un grande risultato. Ieri sera a Napoli una piazza bellissima. La Campania bella e onesta, quella per cui il problema non è la Lega ma la camorra”. Ironizza sui contestatori, in realtà lui non sente loro e loro a malapena sentono lui, anche per qualche problema di audio. “Vedo le bandiere rosse in lontananza. Ragazzi non vi si sente”. Il microfono si rompe. Poi i funerali di Willy Monteiro.“Le quattro bestie che lo hanno ucciso devono marcire in galera per il resto dei loro giorni”. E arriva il momento selfie, con signore e signori, ragazze e ragazzi che lo raggiungono sul palchetto per le foto di rito. comments

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