L’istituto comprensivo di Lioni ancora senza un dirigente scolastico titolare. Dalla girandola di assegnazioni, il decreto dell’ufficio scolastico regionale è di pochi giorni fa, il “Nino Iannaccone” esce male e non è la prima volta. Otto i presidi che in dieci anni si sono avvicendati nella guida della scuola. E in piena emergenza coronavirus, con responsabilità crescenti sul fronte sicurezza,il sindaco di Lioni Yuri Gioino alza la voce e chiede più attenzioneper un istituto che in Alta Irpinia è una delle rare realtà scolastiche dove il numero degli iscritti non cala. Altrove si lotta per scongiurare le pluriclassi, la fascia tricolore lionese invece chiede un preside stabile. “Rivendichiamo con forza la necessità di avere una dirigenza stabile in una delle poche realtà scolastiche irpine che ha visto incrementare il numero dei bambini e ragazzi iscritti,per permettere una programmazione attenta alle esigenze degli alunni e rispettosa di un territorio che per colpa di normative assurde rischia di cadere su un tema che è l’unica opportunità che abbiamo: il futuro dei nostri ragazzi”,scrive Gioino in una nota.“Anche solo per potere garantire una organizzazione razionale e produttiva degli spazi e del tempo scuola, è da evitare il ricorso a dirigenti scolastici reggenti che necessariamente avranno difficoltà ad assicurare una presenza costante a scuola, condizione necessaria per monitorare quotidianamente le difficoltà e risolverle”, continua. Nel paese altirpino quest’anno pure l’istituto superiore Vanvitelli ha subito l’ennesimo cambio al vertice. Dal 1 settembre toccherà alla professoressa Marilena Viggiano prendere il posto del pensionando Gerardo Vespucci. Ma aver messo in sicurezza per un po’ la scuola superiore non soddisfa del tutto Gioino che spiega:“L’inizio dell’anno scolastico a settembre metterà tutti davanti a una dura prova per gli enormi problemi e le grandi responsabilità in materia di gestione Covid e tutela della sicurezza dei ragazzi. Maper l’istituto comprensivo “Iannaccone” di Lioni, e per molta parte del territorio dell’Alta Irpinia, si prospetta pure un anno di “reggenza”, in un quadro generale che ha visto avvicendarsi in un decennio otto dirigenti scolastici“. comments
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