Con la presentazione delle liste e delle candidature a segretarioil congresso provinciale del Partito Democraticoprende definitivamente il via. Questo pomeriggio a via Tagliamento la formalizzazione del primo passaggio utile all’elezione del futuro segretario dei democratici irpini. Succederà a Carmine De Blasio, dimessosi circa due anni fa, e a una lunga fase di transizione caratterizzata dalla reggenza a quattro del direttorio composto da Enzo De Luca, Rosetta D’Amelio, Valentina Paris e Luigi Famiglietti, e dal commissariamento affidato al deputato toscano David Ermini. Sarà sfida a due, traMichelangelo Ciarcia e Giuseppe Di Guglielmo. Ciarcia, di Venticano, già tesoriere del partito provinciale, fedelissimo dell’exsenatore De Luca, sarà sostenuto da due liste: una (“Irpinia Innanzitutto”) espressione dell’area del parlamentare sannitaUmberto Del Basso De Caro, l’altra comprensiva di più sensibilità (“Semplicemente Democratici”). A confluire sul nome dell’imprenditore infatti oltre agli stessi deluchiani, ci sono gli “autoconvocati” di Gerardo Capozza, buona parte dell’area Famiglietti e il gruppo che ruota attorno all’ex segretario De Blasio. Di Guglielmo, di Calitri, invece, è stato negli ultimi mesi uno dei sub commissari individuati da Ermini per accompagnarlo nella guida del partito. Di su lui, con la benedizione del governatore Vincenzo De Luca, puntano la presidente del Consiglio regionaleRosetta D’Amelio, gli ex deputati Valentina Paris e Angelo D’Agostino, il consigliere provinciale Gianluca Festa, Carlo Iannace e Roberta Santaniello, oltre a una parte dei famigliettiani. Anche in questo caso due le liste: “Il territorio protagonista” dei dameliani, di Paris e Iannace; e “+Dem” dei festiani con Santaniello e dagostiniani. Una sfida anche generazionale che potrebbe avere riflessi pure sulla scelta del candidato sindaco e sulla composizione delle liste per le amministrative nella città di Avellino. Le assemblee di circolo si terranno il 14 e il 15 aprile, l’elezione del segretario il 20 aprile. Le danze sono finalmente aperte. Fa discutere intanto il caso di Solofra e Cervinara, circoli i cui iscritti dovranno formalizzare l’adesione al partito in sede di voto congressuale e pertanto non candidabili in assemblea. comments
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