E’ stata una riunione rigorosamente a porte chiuse quella tenutasi sabato sera ad Avellino sul Progetto Pilota Alta Irpinia. Alla sollecitazione arrivata dall’onorevoleLuigi Famiglietti, promotore del confronto tra l’ufficio politico democratico e i sindaci, hanno risposto i primi cittadini di Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Calabritto, Lacedonia e Teora. Comuni tra i più importanti per risorse e popolazione dell’area pilota, ovviamente a guida Pd. Dalle oltre due ore di serrato faccia a faccia, al quale hanno preso parte anche la presidente del Consiglio regionaleRosetta D’Amelioe l’ex senatoreEnzo De Luca(Valentina Paris era in Umbria in qualità di responsabile nazionale Enti Locali), i sindaci sono usciti incassando il parere favorevole dei vertici del partito alla bozza di documento preliminare su cui hanno lavorato negli ultimi mesi e che tra un paio di settimane dovrà essere definitivamente sottoscritto. “C’è stata condivisione totale del lavoro fatto da noi sindaci“, ha dichiarato a margineRosanna Repole. “Abbiamo apprezzato l’opera dei nostri amministratori– ha spiegato D’Amelio –che si sono mossi in sintonia con l’impostazione del partito“. Nessun colpa di scena quindi, nessuno stravolgimento della bozza. Un confronto apparso a tanti tardivo, a causa certamente delle eccessive fibrillazioni interne alla segreteria provinciale dell’ultimo anno, ma che comunque mette un punto fermo:eolico e trivelle in generale non sono materie su cui può e deve intervenire l’area pilota. Mentre si registra, come sollecitato daRodolfo Salzarulo, l’accordo sull’opportunità di inserire uno strumento come il contratto di fiume.
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