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Solofra. Ambiente e concia, le aziende spendono per la prevenzione ma forse non basta

Sostenibilità ambientale e imprese della concia. Di questo si è parlato nel convegno previsto oggi alle 17.00 a Solofra presso i locali di Santa Chiara e organizzato dall’Unic (Unione Nazionale Industria Conciaria) e Confindustria. Presentato il rapporto di sostenibilità delle concerie. Ne hanno discusso Gianni Russo, presidente Unic, Michele De Maio, presidente della Sezione Conciatori di Confindustria Avellino, e il presidente degli industriali irpini Sabino Basso. Seguirà la proiezione del cortometraggio “I come from”, racconto dell’eccellenza conciaria italiana. IL RAPPORTO Le aziende destinano circa il 4 per cento del del fatturato alla prevenzione degli impatti sull’ambiente. “La voce più consistente del bilancio ambientale delle aziende è senz’altro la gestione degli scarichi idrici che include i costi di depurazione. Le spese attribuibili a rifiuti e scarti di lavorazione equivalgono a quansi un quinto (18.3%) della spesa totale. La gestione dei prodotti chimici e lo sviluppo di nuovi articoli finalizzati al miglioramento delle performance ambientali è pari al 9.2% della spesa. La quota riferibile ai costi generali che include le certificazioni di sistema e prodotto ha assunto particolare rilevanza (6.3%) seguito dall’impegno connesso alla sicurezza di prodotto e le analisi sui materiali (5.2%)”. Nonostante queste voci il territorio continua ad essere interessato da seri problemi di inquinamento. LA MARCIA Solofra è dunque tornata al centro del dibattito provinciale. Un fatto positivo solo in teoria, perché l’emergenza inquinamento ha ormai superato il limite. Se ne è discusso mercoledì scorso nel corso del tavolo per lo sviluppo. Intanto il 29 novembre è prevista una marcia alla quale parteciperanno amministratori di tutta la zona. Perché tutta la zona è interessata dall’inquinamento dei pozzi e delle falde acquifere. Così Manlio Torquato, sindaco di Nocera Inferiore, ha lanciato la marcia su Facebook scrivendo: “La questione dell’inquinamento delle nostre terre è vicenda annosa ed irrisolta. In essa ha ampia parte il fondato timore che siano implicati gli scarichi industriali anche (ma non solo) di Solofra. Da lì inzia la marcia che ha voluto Emiddio Ventre. L’inquinamento da tetracloretilene a Montoro è l’esempio più recente di un disastro da tempo annunciato. Vogliamo aprire gli occhi a chi si ostina a tenerli chiusi. A tutti gli Enti sovraordinati. Sarà una marcia pacifica, chiederò al Sindaco di Solofra di marciare al nostro fianco“.

Redazione IrpiniaPost

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