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Street Food all’Italiana, Simone porta Montella nel cuore di Eataly

Un carretto proveniente dall’Irpinia nel cuore di Eataly Milano. Per la manifestazione“Street Food all’Italiana”, dal 29 al 31marzo, ilcaciocavallo impiccatoè servito. Ai coltelli e alla brace c’è Simone Pizza, 40enne di Montella. Lui conosce bene le origini di una pratica che poi si è diffusa tra le sagre d’Irpinia diventando quasi un simbolo.”Il percorso che ci porterà a Milano è stato complesso ma stimolante – commenta Simone -. Innanzitutto dovevamo superare degli ostacoli normativi, la brace in strada per esempio. E grazie a delle nostre intuizioni tecniche li abbiamo superati. Poi tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto di Slow Food, in particolare di Salvatore Ciociola, anche egli montellese e ora trapiantato in Piemonte . Adesso non vediamo l’ora di contribuire a promuovere un prodotto, una tradizione e soprattutto un territorio”. Il carretto del caciocavallo impiccato avrà un’ampia rappresentanza delle eccellenze casearie di Montella. Il concept di questa manifestazione, adottato appieno da Simone Pizza, è quello di intrecciare cibo da strada e artigianalità, inventiva e peculiarità delle varie aree del Paese. “Eataly chiedeva questo– continua l’imprenditore – esarò felice di raccontare Montella e l’Irpinia. Parlerò di gastronomia ma anche delle nostre montagne. Montella e i Picentini sono un luogo incredibile, contengono una ricchezza che è data soprattutto dall’acqua e dagli alberi, quindi le sorgenti e i boschi. L’arte casearia, la cura dei castagneti e la lavorazione della castagna sono elementi paralleli rispetto a uno straordinario patrimonio naturalistico che va narrato a chi non conosce la nostra terra. Il contesto Eataly sarà un’occasione ideale“. E durante la manifestazione Simone parlerà pure delle origini dell’impiccagione del caciocavallo, oggetto di curioso dibattito in Irpinia. “Ci sono tante versioni e opinioni. Però penso di avere qualche notizia attendibile– sorride -.Fu una scoperta in una gita in montagna fatta da un gruppo di amici. Qualcuno pensò bene di appendere il caciocavallo invece di tagliare la fetta e metterla sulla griglia. Solo un protocollo di inizio 2000 certifica l’origine dell’impiccato. Naturalmente in una sagra di Montella. Tutta l’Irpinia– chiude –vanta prodotti fantastici, ma dobbiamo pur dare a Montella ciò che è di Montella. Lasciare il caciocavallo appeso sulla brace per gustarlo sul pane abbrustolito è una genialata che nasce tra queste montagne, in una comunità che è legatissima al bosco e che vive la natura in un legame fortissimo“. comments

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