‘Sull’eolico a Conza non decidiamo noi’

Non siamo stati noi ad aver detto di sì in conferenza di servizi per il parco eolico sul lago di Conza per cui la Regione Campania ha potuto autorizzare i lavori nel 2012, non siamo stati noi e non è stata certamente l’amministrazione di Luigi Ciccone ad agevolare i contratti a favore dell’azienda eolica. I lavori di posa dei cavidotti sono iniziati a settembre e stanno quasi per essere ultimati, (manca soltanto che fra poco trasportino le pale per il montaggio) e non esiste nessuna sospensione dei lavori”.

Con questa lunga premessa il sindaco di Conza della Campania Luigi Ciccone e la sua maggioranza replicano in una nota agli attacchi ricevuti da associazioni e comitati sulla vicenda della realizzazione del parco eolico nei pressi della diga artificiale, al confine con Teora. Gli amministratori conzani rispondono duramente, in particolare all’associazione “Io voglio restare in Irpinia”. 

“Veramente vorreste far credere che un’ordinanza abbia autorizzato dei lavori? Dove eravate e cosa avete fatto? “Io voglio restare in Irpinia”, dove siete? E cosa state facendo per il territorio? Ma sapete cosa passa tra un’ordinanza comunale ed un’autorizzazione ai lavori? Respingiamo le strumentalizzazioni del gruppo politico “Io voglio restare in Irpinia”, che anziché fare la propria battaglia insieme a tutti coloro che sono fermamente convinti di tutelare l’ambiente e lo sviluppo ecosostenibile (…ma su questo non vi abbiamo mai visti, né ora e né in passato!), cosa fa?  Se la prende con un sindaco, Luigi Ciccone, e la sua attuale amministrazione, con chi oggi non solo non c’entra niente con tutto quello che sta accadendo, ma è stata lasciata sola con pochi altri a cercare di scongiurare quel parco eolico sul lago, voluto e acconsentito da un’altra amministrazione, quella di Vito Farese nel 2011. Respingiamo ogni strumentalizzazione ed ogni illazione da parte di chi, probabilmente, in questo momento cerca solo una vetrina elettorale nel proprio paese”, scrivono.

Poi la nota continua con la ricostruzione dell’iter che ha portato alla situazione attuale.

IL PRESSING SUL WWF
“Solo questa amministrazione, con sindaco Luigi Ciccone, sta cercando veramente di scongiurare con tutte le energie la realizzazione del parco eolico a ridosso del lago di Conza. Sono i fatti che parlano per noi. Appena insediati, infatti, ci siamo fatti carico di convocare immediatamente un tavolo tecnico con il WWF a cui hanno preso parte anche gli amministratori di Sant’Andrea di Conza, D’Angola e Petoia. Da quella riunione è scaturito  il convincimento da parte del WWF di agire concretamente contro la costruzione del parco eolico (mai verificatosi prima); tant’è che, a fine settembre, finalmente, ha diffidato, formalmente, la Regione Campania (l’ente cioè che ha rilasciato l’autorizzazione unica e anche l’unico, quindi, a poter effettuare l’annullamento ed a poter arrestare i lavori ad horas), a voler procedere alla decadenza/annullamento per illegittima Valutazione di Impatto Ambientale (poiché nell’iter di richiesta sono cambiati gli aerogeneratori, che nel frattempo sono divenuti notevolmente molto più grandi), per mancato svolgimento di Valutazione di Incidenza Ambientale e per la decadenza dei termini della Pubblica Utilità”, spiega la lunga nota.

IL CONFRONTO CON LA REGIONE CAMPANIA

Si legge nel comunicato: “Siamo andati quindi direttamente da chi è titolata ad autorizzare e a fermare i lavori – la Regione Campania – e siamo ancora in attesa da parte degli uffici regionali, che naturalmente prendono tutto il tempo con lo scaricabarile, di sapere se saranno fermati mai i lavori di realizzazione del parco eolico. Ad oggi ancora nulla! Dal momento della diffida, per accelerare ogni risposta, l’amministrazione del sindaco Ciccone ha incontrato direttamente il Presidente della Giunta Regionale De Luca (7 novembre) e i funzionari del settore regionale U.O.D Energia; ha esercitato l’attività di solo controllo (vedasi nota UTC del 29.11.2018) così come richiesto dal settore energia della Regione Campania che così recita: “si demanda al Comune di Conza della Campania……l’esercizio delle funzioni proprie relative a sopralluoghi, verifiche in loco e attività di vigilanza sull’impianto di che trattasi e relative opere connesse”), riferendo dello status quo dei lavori. Nella lettera di accompagnamento della nota, trasmessa al Presidente della Giunta Regionale Campania, al Capo Gabinetto ed alla Direzione Generale UOD Energia, perciò, il sindaco sottolineava testualmente: “le risultanze del sopralluogo evidenziano che il titolare dell’A.U. ha proseguito senza interruzione l’attività di realizzazione degli impianti” (quindi i lavori si svolgevano e si svolgono incessantemente) e, altresì, nella stessa, chiedeva di conoscere se Conza Energia avesse rinnovato le autorizzazioni VIA e della Soprintendenza nel frattempo scadute, già richieste con una precedente nota del 22 dello stesso mese”. 

I RAPPORTI CON CONZA ENERGIA

“In tutto ciò Conza Energia non restava a guardare e, nel mentre proseguiva i lavori, rispondeva contestando ogni addebito e dimostrando a suo parere la legittimità di tutte le autorizzazioni. Veniamo ora a questi ultimi giorni. Il sindaco ha inviato un ulteriore sollecito alla Regione Campania, in data 7 dicembre, in cui ha sollevato le proprie perplessità sulle motivazioni addotte da Conza Energia circa i rinnovi del VIA e del parere della Soprintendenza e nel contempo ha riproposto il quesito relativo alla scadenza della pubblica utilità. Ad oggi la Regione non parla ancora di sospensione dei lavori, né di annullamento dell’Autorizzazione Unica e per questo motivo il sindaco non ha potuto più attendere e si è trovato costretto ad aderire alla richiesta di chiusura della strada sulla quale l’impresa sta effettuando i lavori per non incorrere in reati amministrativi a lui ascrivibili. Quindi ha emesso la tanto vituperata ordinanza di chiusura delle strade, già chiesta più volte dall’impresa esecutrice dei lavori nelle settimane precedenti, e mai evasa in attesa di risposte chiare dalla Regione Campania. In assenza di comunicazioni di sospensione dei lavori da parte della Regione e al fine di tutelare la pubblica incolumità, invocata verbalmente anche da cittadini comuni che si sono recati sugli uffici comunali e da cittadini ed associazioni che formalmente hanno richiesto la stessa cosa, il sindaco, messo di fronte alle proprie responsabilità di autorità territoriale di pubblica sicurezza ha emanato detta ordinanza che non è l’autorizzazione ai lavori falsamente propagandata in questi giorni”, concludono Ciccone e i suoi.

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