Nel toto-assessori spuntano tecnici e persone al di fuori dei partiti, almeno in apparenza. Vincenzo De Luca è sì alle prese con la rivolta di Sel e gli altri, che chiedono le nuove elezioni, ma contemporaneamente guarda avanti. Guarda al centro e guarda a Roma per comporre la Giunta. Non ci sarebbero irpini, ma alcuni dei nomi pensati da De Luca sono legati all’Irpinia a vario titolo. Tra i nomi in ballo c’è quello di Fabrizio Barca, ex ministro della Coesione territoriale. E’ un tecnico e un politico, in Irpinia si è occupato di Isochimica e di aree interne. Ma Barca, nel caso dovesse entrare nella squadra di De Luca, potrebbe assumere altri ruoli. C’è chi lo indica come vice, altri lo vedono come una sorta di commissario. Bisognerà anche vedere che piega prenderà la presidenza con la legge Severino. Raimondo Pasquino è una figura storicamente legata a Ciriaco De Mita. Ex Rettore a Salerno, il suo è un nome più che certo per un assessorato. Lascerebbe il Consiglio comunale di Napoli. Ha rapporti in Alta Irpinia anche Marco Rossi Doria, altro papabile. Dal Sannio potrebbe invece arrivare a Palazzo Santa Lucia Erminia Mazzoni. Per Rosetta D’Amelio, la più votata nello schieramento deluchiano in Irpinia, si profila un ruolo importante anche al di fuori della Giunta. L’Udc dovrebbe invece entrare nel governo regionale con Luigi Cobellis.
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