Si è tenuto ieri a Roma l’incontro tra il Ministro della Giustizia,Alfonso Bonafede, ed il Comitato nazionale per la Giustizia di prossimità, che comprende al suo interno rappresentanti di tutti i comuni che hanno subito la soppressione dei tribunali durante il governo Monti. A conclusione del vertice è stato deciso di proseguire nel confronto non appena il ministro avrà esaminato la documentazione fornita. Il Ministero, fa sapere il parlamentareGeneroso Maraia, ha avviato una fase di studio per comprendere quanti e quali tribunali è possibile riaprire ed il dossier sull’ex tribunale di Ariano Irpino è sul tavolo del Ministro dallo scorso settembre. “Ho inviato personalmente l’incartamento che è al vaglio dello staff del Ministro e ringrazio la dottoressa Virginia Caravaggi per il confronto costante sulla questione”, scrive Maraia. La nota di Maraia: “Dopo l’ottimo risultato dell’arrivo di due nuovi giudici di pace ad Ariano, continua l’impegno del Movimento 5 Stelle per potenziare la giustizia di prossimità. Al termine dell’incontro ho avuto una lunga telefonata con il Ministro il quale è consapevole del fatto che il collegio elettorale che rappresento in Parlamento ha subito la perdita di ben due Tribunali. Ora per portare il risultato a casa occorre una collaborazione tra ordine professionale, sindaci del circondario e la deputazione irpina del Movimento 5 Stelle. È incomprensibile che proprio il sindaco di Ariano sia l’unico ad aver sistematicamente rifiutato qualsiasi confronto sul punto. È paradossale che solo pochi giorni fa il Comune di Ariano abbia affittato i locali del tribunale all’Agenzia delle Entrate. Così si fa solo del male alla città, si rischia di affossare un risultato importante. Iniziamo questa sfida con un problema enorme: i locali dell’ex tribunale non sono più disponibili. Stiamo cercando di rimediare agli errori della vecchia classe politica e qui c’è qualcuno che si ostina a tutelare piccoli interessi di bottega, rischiando di mandare tutto all’aria. Rivolgo un appello agli avvocati e alle associazioni forensi del circondario: facciamo sinergia. Lavoriamo per questo risultato. Sono già in contatto diretto con il Dipartimento per l’organizzazione giudiziaria del Ministero e con il ministro Alfonso Bonafede. Occorre ora lavorare uniti, con responsabilità”. La nota lascia tuttavia qualche perplessità. Intanto il parlamentare non cita direttamente Sant’Angelo dei Lombardi. La stessa Sant’Angelo avrebbe inoltre una situazione analoga a quella di Ariano: locali destinati ad altro. Lo stato delle due strutture potrebbe contare poco, in virtù del fatto che non viene ancora esclusa del tutto, in un futuro a medio termine, la possibilità di sportelli di prossimità per i cittadini al posto dei “vecchi” tribunali. Una versione prospettata anche dall’ex magistrato Franco Roberti in un incontro a Sant’Angelo, che contemplerebbe spese a carico delle comunità e non in capo al Ministero. comments
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