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Tutti pazzi per Giuseppe Conte

Tutti pazzi per il premier, tutti pazzi perGiuseppe Conte. Caccia al selfie nelle tre tappe irpine del presidente. E non è stata nemmeno una caccia troppo difficile perché il prof avv si è concesso a tutti. Loquace con i giornalisti a più riprese. Disponibile con sindaci, consiglieri, operai, insegnanti, studenti. Nonostante momenti blindati ognuno ha avuto il suo scatto. Mondo pentastellato e mondo democristiano, galassie Pd e satelliti di centro.Un premier che mette d’accordo più e più anime, per il momento. Ma la giornata non è stata solo smartphone. Le truppe dell’industria irpina o para-irpina era con Conte, e viceversa. Da Paolo Scudieri a Davide Maraffino e Pino Bruno. Le aziende Ema, Altergon e Omi. Ma è stata anche una giornata in grado di rivelarsi cruciale per la politica di Avellino e provincia. Il M5S, dopo il brusco calo di consensi in Italia e a queste latitudini alle ultime europee,‘occupa’la provincia in lungo e in largo. Abilmente e scientificamente. Tutti ad Avellino. Poi Carlo Sibilla e Maria Pallini a Morra De Sanctis, Generoso Maraia e Michele Gubitosa a Vallata. E fa nulla se Ugo Grassi, il dissidente, fosse altrove. Anche perché nel frattempo il Pd trovava il modo di auto-flagellarsi ancora una volta con loscontro tra Vincenzo De Luca e Gianluca Festa. A ben pensarci oggi è stata la giornata perfetta del Movimento, altro che balena bianca! Sì perché l’appeal dei vecchi leader resisterà pure, ma non per quei neo-elettori che tra Conte alla Ema e Conte nel ricordo di Sullo guardano certamente al primo. La giornata del Movimento, pure perché nel frattempo un esponente importante della Lega provinciale, Sabino Morano, viene coinvoltoin una maxi-inchiesta. Per lui un’informazione di garanzia in attesa di sviluppi. Ma intanto il colpo per la Lega c’è eccome. E Morano si autosospende… Chiaramente questo lunedì poco o nulla poteva dire sulle prossime regionali, ma intanto ci consegna un quadro variegato e in divenire, in cui nuovi protagonisti della politica non emergono ma si nota un fervore inedito e scenari interessanti.Ovviamente il passo in avanti è di Giuseppe Conte.Sul web si noteranno pure dissensi, ma intanto si registra un dato evidente rispetto alla visita di un altro premier nel 2015. Allora Matteo Renzi fu accolto anche da proteste e striscioni, dai no triv e dagli operai della ex Irisbus. Per l’avvocato foggiano niente del genere. Solo sorrisi e ricerca del selfie. E dunque the winner is Conte, impeccabile ed elegante uomo di centro, che sta nel mezzo. Posizione delicata, vedremo. comments

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