Ufficialmente il percorso della ciclovia dell’Acqua, una delle quattro finanziate dal Governo, parte da Caposele e arriva a Santa Maria di Leuca. Bene precisare che la Regione stabilirà un piccolo ma significativo ampliamento del tragitto in bici. Si partirà da Cassano Irpino, volendo. E i ciclisti vedranno tutti i paesi che offrono l’acqua alla Puglia, compreso Conza. Poi scivoleranno via verso il grano e il sole ma intanto lasceranno una traccia importante in Irpinia. Lo sa bene il sottosegretario ai TrasportiUmberto Del Basso De Caro, che tra l’altro sabato sarà a Conza per parlare anche di questi temi. Lo sa bene perché i milioni di euro che generano le ciclovie sono un dato certo. Sulla base delle esperienze europee ma certo. I primi cantieri, secondo le grafiche diffuse dalla Presidenza del Consiglio, verranno chiusi nel 2018. C’è tempo, ma neanche tanto, per attrezzare i Comuni. Significa offrire ai cicloturismo tutti i servizi di cui hanno bisogno. Cartellonistica, info-point, alloggi.Il sindaco di Cassano, Salvatore Vecchia, ci ha già pensato. E in questa fase si sta muovendo su due fronti. Quello turistico e quello delle compensazioni per i paesi dell’acqua. “Nel parco delle sorgenti abbiamo previsto il punto di raccolta dei cicloturisti, il punto di partenza. Un gruppo verrà a fine agosto a studiare insieme a noi il percorso ideale“. Un’ulteriore precisazione. Il progetto è finanziato con 91 milioni di euro per le 4 ciclovie. A occhio e croce tra i 500 chilometri irpini, lucani e pugliesi arriveranno 20 milioni. Il che vuol dire che a conti fatti non si potrà costruire ex novo un intero percorso, ma che si dovranno utilizzare anche strade esistenti. “E allora– continua Vecchia –chi più dei ciclisti può dare indicazioni? In ogni caso non ci faremo trovare impreparati. Parliamo di un’occasione unica perché il progetto è concreto e a breve termine. E dalle ricadute economiche importanti. Allora attrezzeremo tutti in tempi stretti, promuovendo contigui confronti con associazioni, Istituzioni e gli altri Comuni coinvolti”. Ma c’è l’altro fronte, si diceva. Cassano è paese di sorgenti. Paese di sorgenti con impianti che ciclicamente vanno in difficoltà. Macchinari vecchi 30 anni. Il tutto mentre Bari e Napoli hanno ben pochi problemi sul fronte idrico. Ma non solo, come è noto. Sullo sfondo c’è il discorso delle compensazioni per i territorio in cui l’oro blu nasce. Per adesso poco adeguati e che dovrebbero essere utilizzate soprattutto sul dissesto ideo-geologico.“Per questo– anticipa Vecchia –a fine agosto sto organizzando un incontro con i governatori di Campania e Puglia. Emiliano già si è detto disponibile, la Regione Campania ci è vicina. Sarebbe fondamentale vedere De Luca ed Emiliano allo stesso tavolo qui dove l’acqua nasce. La ciclovia – chiude – può essere il legame per risolvere il nodo dell’acqua al Sud“.
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