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Verso l’autunno a Montella e Bagnoli, sul turismo si rischia di perdere terreno

Qualche altra manifestazione, dal settembre di Mirabella a Svicolando di Frigento, e l’estate della cultura e degli spettacoli in Irpinia andrà in archivio. Sul piano dei numeri non è stata una stagione da dimenticare, tutt’altro. Certo ha contribuito anche il clima, che tuttavia insieme alla mano dell’uomo si è rivelato tragico per boschi, montagne e in un certo senso anche sul fronte acqua.Ma dalle sagre fino agli eventi più ricercati nessuno sembra aver fallito o steccato. Ad agosto sono rimasti un po’ defilati da grandi circuiti e grandi eventi i territori di Bagnoli Irpino e Montella, due territori che in altri periodi dell’anno fanno i numeri, quelli seri, quelli a cinque zeri. E sono paesi per i quali si può parlare di turismo senza dare i numeri. I due Comuni arrivano alle sagre autunnali, quella del tartufo e della castagna, in condizioni diverse. Bagnoli vive un momento particolare, con polemiche e mugugni dopo lo stop agli impianti sciistici. Salvo miracoli la stagione invernale non ci sarà, in attesa dei fondi del Progetto Pilota, delle pratiche burocratiche e degli eventuali lavori sull’altopiano del Laceno. A maggior ragione si punterà verosimilmente molto sulla sagra, per implementare il turismo gastronomico, naturalistico, quello primaverile o comunque non legato alla neve. Ma è un periodo cruciale per il paese e per il Laceno, non si può fallire perché nel frattempo sta crescendo l’appeal di altre zone d’Irpinia o di altre regioni, prendi la Basilicata proiettata verso Matera 2019. Montella affronta l’autunno con un po’ di ottimismo in più, almeno a giudicare dall’entusiasmo del suo sindaco accanto a De Luca e Moretti in occasione dell’arrivo del treno a Lioni. Nelle intenzioni di Regione e Ferrovie dello Stato, la stazione di Montella sarà la prossima tappa del treno turistico. Nel mezzo ce ne sono altre tre. Due a Nusco, una delle quali sfiora l’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi. L’altra proprio a Bagnoli Irpino. Ma la fermata di Montella, pur non essendo in pieno centro, ha una buona posizione. Ideale per mostrare e vendere i prodotti gastronomici e per organizzare servizi ai viaggiatori. In teoria Bagnoli e Montella non avrebbero bisogno di niente, nel senso che i numeri d’autunno saranno comunque alti. E allo stesso tempo avrebbero bisogno di tutto, anche del treno, per promuoversi meglio e rendere le permanenze dei visitatori migliori o più lunghe. comments

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