Categories: Rural Tasting

Vini De Stefano: ‘Beviamo italiano, uniti anche a distanza’

“Il settore vitivinicolo irpino non si deve fermare davanti a questa emergenza e il vino, anche se siamo fisicamente lontani gli uni dagli altri, è uno di quegli elementi che sicuramente ci può unire”. CosìFrancesco De Stefano, giovane imprenditore irpino e cofondatore dell’azienda Vini De Stefano, invita gli irpini, gli italiani e quanti amano il vino a continuare a bere i frutti delle terre d’Irpinia, per sostenere l’impegno e gli sforzi per rimanere in piedi, anche durante l’emergenza Covid-19, dei tanti produttori irpini, ma anche per continuare a portare sulla propria tavola la qualità dei vitigni nostrani, anche in vista della Pasqua. Vini De Stefano, nonostante le difficoltà di queste settimane che ci vedono costretti in casa e che hanno bloccato molte delle attività che permettono all’economia di camminare a passo svelto, sta riuscendo ad arrivare sulle tavole irpine e italiane, ma anche estere, attraverso spedizioni che portano i profumi e i sapori d’Irpinia anche oltre i confini italiani, “grazie alla vostra preferenza per i nostri vini”, specifica De Stefano.Sono cinque, tra bianchi e rossi, i tesori delle cantine De Stefano che soddisfano i palati degli amanti di Bacco: l’Irpinia Campi Taurasini D.O.C., il Greco di Tufo D.O.C.G., il Campania Aglianico I.G.T., l’Irpinia Aglianico D.O.C. “Corticì” e il Campania Falanghina I.G.T. “La nostra azienda – aggiunge l’imprenditore – in queste settimane di emergenza, è riuscita con la passione e l’innovazione che da sempre ci contraddistinguono, non solo a portare avanti il lavoro che ci permette di farvi degustare le nostre cinque linee, ma anche ad intraprendere un nuovo progetto grafico, iniziato con la realizzazione di una nuova etichetta per l’Irpinia Campi Taurasini D.O.C., uno dei prodotti di spicco dell’azienda De Stefano”. La prossima bottiglia a rinnovare il suo look con una grafica innovativa, sarà quella del Greco di Tufo D.O.C.G. Si punta, così, oltre che sulla qualità del buon vino irpino, sempre di più anche sull’estetica della bottiglia, perché ancor prima del gusto, essa è il biglietto da visita. In particolare per le vendite a distanza, che permettono all’economia del settore vitivinicolo di non fermarsi. “Non solo oggi dobbiamo restare uniti – conclude De Stefano – ma soprattutto domani quando ci ritroveremo ad affrontare le conseguenze di questa crisi che è non solo sanitaria, ma anche economica. Da irpino voglio ricordare di non lasciare sole tutte le realtà produttive che rendono autentica e unica questa meravigliosa terra. Il mio augurio è quello di ripartire più forti di prima”. comments

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