‘Abbiamo segnalato i veleni di Caposele, ora chiarezza’

Siamo molto soddisfatti dell’operazione del Corpo Forestale. Dopo tre anni di segnalazioni si vedono i primi risultati dell’azione di tante persone“. Ivan Melillo, del gruppo Caposele Cinquestelle, è uno di quelli che ha segnalato l’inquinamento del torrente “Minuto” tra Caposele e Conza. Lunedì pomeriggio le foto del corso d’acqua, “imbiancato” da chissà cosa, sono state spedite ai carabinieri della locale stazione e al vicesindaco Cifrodelli. Martedì mattina l’intervento del Corpo Forestale, che ha sequestrato una parte di un cantiere.

Si tratta di un’opera collegata alla costruzione della galleria idrica Pavoncelli Bis. Non il cantiere principale. “Una tubazione da cui fuoriuscivano acque limacciose di colore bianco lattiginoso che, dopo circa trenta metri, si immettevano nel torrente“, hanno rilevato gli uomini diretti dal comandante provinciale Maria Dolores Curto.

 

“Stavamo seguendo questi sversamenti da circa una settimana. Ce li avevano segnalati dei ragazzi. Noi poi abbiamo solo fatto il nostro dovere. Sempre segnalando, che è il nostro compito. Devo dire che le persone alle quali ci siamo rivolte, come il vicesindaco, hanno fatto il loro dovere. Però il problema secondo noi è più ampio”, continua Ivan.

Dobbiamo ricordare che il cantiere è attivo da tre anni, e nel fiume non c’è più traccia di trote. Abbiamo contato trecento pesci morti in pochi giorni tre anni fa e adesso pensiamo che l’ecosistema sia seriamente compromesso. Ora però ci preoccupa la salute dei cittadini perché quest’acqua viene utilizzata per l’irrigazione. E secondo noi anche il sindaco Farina dovrebbe preoccuparsi dei suoi concittadini, visto che è responsabile della salute a Caposele”.

“Insomma – aggiunge Ivan – noi non vogliamo fare allarmismo ma vogliamo semplicemente sapere cos’è quest’acqua bianca nel fiume. Complimenti agli uomini della Forestale, intanto poi aspettiamo ancora i rilievi dell’Arpac per altri prelievi.

Non ci interessa neanche rivendicare la denuncia come Cinque Stelle, nonostante con Carlo Sibilia avevamo più volte segnalato attività e sostanze sospette. Ci interessa soltanto sapere quanto ci sta costando in termini ambientali l’intera opera della Pavoncelli Bis. Spero che la principale autorità di Caposele, cioè il sindaco Pasquale Farina, possa darci qualche risposta. Capisco l’importanza di tutelare 30-40 persone che lavorano alla Pavoncelli. Ma dovrebbero essere tutelati tutti”.

 

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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