«Le azioni che il presidente dell’Ato Calore Irpino dice di voler mettere in campo non hanno alcuna legittimità giuridica e nessuna legittimazione politica. Avvertiamo, perciò, il dovere di diffidarlo dal proseguire lungo la strada che pare voglia seguire in riferimento all’affidamento del servizio idrico integrato. Colucci, attraverso dichiarazioni approssimative, si ostina a voler occupare la scena di una vicenda che ormai non gli compete più. Il tutto, poi, nel più assordante ed intollerabile silenzio dell’Alto Calore Servizi». E’ quanto si legge in una nota a firma del coordinamento provinciale dell’Unione di Centro di Avellino.
«La titolarità di questa vicenda – si legge ancora – è in capo ai sindaci sia in quanto soci dell’Alto Calore Servizi che in quanto componenti del costituendo Ente d’Ambito. Altro non c’è. Il resto sono interpretazioni fantasiose e per niente suggestive di Colucci che, un po’ come quei reduci che credono di essere ancora in guerra, non si accorge o non vuol rendersi conto che il mondo è cambiato».
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