Opposizione ancora all’attacco a Lioni. “Il capo gruppo di opposizione Andrea Pezzella, da mesi poneva all’Ufficio una semplice domanda. ‘La gara per le strutture sportive è stata chiusa il 7 novembre 2016; quando potremo vedere il contratto?’ Solo lo scorso 12 giugno c’era la risposta dall’Ufficio tecnico. ‘Per i contratti relativi all’affidamento delle strutture sportive e del centro sociale, sono in corso le verifiche documentali e saranno presumibilmente sottoscritti entro il 15.07.2017′”.
“Ci era sembrato in conflitto con le regole di buona amministrazione – recita la nota del gruppo Per Lioni – e, quindi, decidemmo di portare all’attenzione dei cittadini le gare e le anomalie rilevate: il 15 giugno pubblicammo un manifesto che mostrava come erano andate le cose. Il 19 giugno l’UTC invitava le prime due (e uniche) imprese partecipanti alla gara a presentare la documentazione relativa al possesso dei requisiti necessari per partecipare alla gara. In particolare alla prima classificata, l’UTC chiedeva di esibire la costituzione dell’associazione di impresa e la visura dalla Camera di Commercio al momento della gara e aggiornata a oggi.
Invece! Il 29 giugno era pubblicata la Determina contenente ‘revoca in autotutela della procedura di gara aperta per l’affidamento in gestione delle strutture sportive di proprietà comunale’: la stessa si era aperta con la delibera (G.C.) n.7 del 4.2.2016! Il 9.5.2016 era pubblicato il bando per la gestione delle strutture sportive, poi misteriosamente annullato; infine, il 6 settembre 2016, il bando fu ripubblicato.
A distanza di oltre quattro mesi dal nuovo codice degli appalti – continua il comunicato – l’Ufficio era ancora gravato da ‘incertezza normativa’? La revoca e annullamento (?) di tutta la procedura, in che modo affronta la gestione provvisoria delle strutture? In che forma le ha garantite fino ad oggi? Chi ha sottoscritto i contratti con le società che utilizzano le strutture pubbliche? E con gli sportivi occasionali? Quanti euro sono entrati nelle casse del Comune? Qual è la ‘nuova valutazione che ha modificato l’interesse pubblico originario’? È forse per questa nuova valutazione che, nel bilancio approvato dalla maggioranza lo scorso 15 maggio, è prevista “entrata zero” dalle strutture pubbliche per il triennio 2017, 2018, 2019?
In quali termini, quindi, questa revoca ‘è fatta a tutela dell’interesse pubblico’? A chi si dovranno rivolgere gli sportivi che vorranno utilizzare le strutture pubbliche? Forse potranno rientrare nella categoria dei beneficiari di sussidi e ausili a discrezione della Giunta previsti dal regolamento, che si sono approvato di recente, per la ‘concessione di contributi, benefici economici e patrocini?’ Troppe domande a cui mancano buone risposte“, termina la nota.
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