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Aias, Morgante: ‘Asl al lavoro per i pazienti, fatture già pagate’

“Come Asl stiamo lavorando per cercare di chiudere l’allocazione dei pazienti nelle varie strutture che hanno presentato la propria manifestazione di interesse, speriamo di definire tutto in settimana e avere un incontro in Prefettura per dare risposte ai pazienti e di conseguenza anche al personale che attende notizie circa il proprio destino”. A parlare è il direttore generale dell’azienda sanitaria Maria Morgante, a margine della conferenza stampa dedicata alla fusione tra “Moscati” di Avellino e ospedale “Landolfi” di Solofra. La manager non si è potuta sottrarre alla domande sulla vertenza Aias. Da ieri i lavoratori sono in presidio davanti alla sede di via degli Imbimbo dopo la revoca dell’accreditamento e la chiusura della struttura di riabilitazione con il dirottamento dei pazienti su altri centri.

Quanto al mancato pagamento degli stipendi, la numero uno dell’Asl ha chiarito. “Abbiamo ad oggi proceduto alla liquidazione di tutte le fatture, non abbiamo più debiti e non riteniamo ci siano le condizioni per accollarsi spesa ulteriore. Noi qui parliamo di strutture accreditate, non c’è stato un appalto da parte dell’Asl”. 

E sulla vicenda interviene la Cgil con una nota per chiedere l’intervento della Regione Campania. “La vicenda della Aias di Avellino, con i lavoratori senza stipendio da oltre dieci mesi e costretti allo sciopero della fame, necessita di impegni concreti da parte della Regione Campania, finalizzati alla salvaguardia dei livelli assistenziali ed occupazionali. Non è tollerabile il silenzio delle istituzioni di fronte ad una vertenza così delicata e che riguarda decine di assistiti con gravi disabilità; non è più neppure tollerabile pensare che le vicende occupazionali legate al settore sanità vengano considerate ineluttabili rispetto a disegni preordinati.

Per questa ragione la Cgil e la FUNZIONE PUBBLICA CGIL della Campania, nel sostenere la lotta dei lavoratori, chiedono la convocazione immediata di un tavolo con la Regione Campania al fine di trovare soluzioni definitive e condivise ad una vertenza che si configura sempre più come un dramma. In mancanza di risposte celeri, saremo costretti a spostare la mobilitazione in ogni sede per difendere il diritto alla salute ed il diritto al lavoro”.

 

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