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Al Vanvitelli di Lioni ‘Settimana della flessibilità’: innovazione e stimoli

E’ stata una settimana intensa, laboriosa e divertente quella che si è conclusa all’Istituto L. Vanvitelli di Lioni, dove dal 23 al 28 Aprile tutta la comunità scolastica ha partecipato con grande entusiasmo alla “Settimana della flessibilità”, che ha visto coinvolti tutti i plessi. L’attività, che rientra tra quelle destinate al miglioramento dell’offerta formativa e previste dal PTOF, il documento programmatico dell’istituzione scolastica, ha spinto docenti e alunni a mettersi in gioco con proposte e idee  alternative.

L’aspetto più complicato è legato all’organizzazione logistica di tutti i gruppi aperti di studenti” – spiega la collaboratrice del dirigente scolastico, Prof.ssa Anna Di Domenico, che approfondisce –“Docenti e alunni, dopo un’iniziale e fisiologica incertezza, hanno risposto con grande entusiasmo, mettendo in campo tutte le proprie competenze, anche quelle cosiddette informali e non formali di cui ci parlano le direttive europee sull’istruzione. Lo spirito di iniziativa personale ha giocato un ruolo fondamentale nella progettazione di attività diverse dall’ambito strettamente curricolare, con modalità e metodologie completamente nuove, di grande stimolo alla curiosità e all’iniziativa personale dei ragazzi, con tempi scanditi in modo alternativo rispetto alla quotidianità scolastica”.

I progetti presentati dai team di docenti sono stati una trentina e gli alunni, divisi per plessi e in primo e secondo biennio e quinto anno, hanno potuto esprimere cinque preferenze in base ai loro interessi e alla loro personale predisposizione.

Una bella iniziativa per motivare gli studenti più svogliati e includere quelli più deboli, incrementando le loro relazioni interpersonali all’interno dei nuovi ed eterogenei gruppi di progetto.

Il collegio dei docenti ha condiviso l’idea iniziale e poi un team, coordinato dalla mia vice, ha messo in moto tutta la macchina organizzativa, guidando e sollecitando i docenti, che hanno risposto con grande inventiva, spirito di iniziativa, flessibilità mentale prima che pratica, per rispondere alle esigenze formative degli studenti, delle loro famiglie e del territorio, coinvolgendo anche esperti esterni, enti locali, associazioni di volontariato”- informa il Dirigente Scolastico Sergio Siciliano.

La normativa italiana sull’autonomia e quella più recente puntano proprio sul concetto di flessibilità e di classi aperte, di innovazione e di classi “capovolte”, al passo con un mondo in veloce cambiamento tecnologico e culturale. In un’ottica nuova di autovalutazione, piani di miglioramento e sistema nazionale di valutazione, la scuola è tenuta a “rendicontare” il proprio operato, a famiglie, istituzioni, comunità.

A tale scopo, l’istituto ha successivamente proposto un questionario di gradimento a docenti e alunni, che mettesse in risalto punti di forza e di debolezza dell’attività.

Tutti i prodotti finali realizzati e i risultati in via di elaborazione dei questionari saranno visibili sul sito della scuola e sulla base dei dati ottenuti si potranno apportare modifiche e miglioramenti all’esperienza che ripeteremo anche nei prossimi anni e che ovviamente ha avuto ora un’impostazione sperimentale”- chiarisce il dirigente.

La presenza poi nell’istituto della docente Kersti Vana, del Tabasalu Gymnasium, scuola alle porte di Tallinn in Estonia, ospite del Vanvitelli per la realizzazione di un progetto Erasmus+ KA1 di insegnamento all’estero, ha contribuito a dare un tocco internazionale a tutti i progetti, soprattutto quelli centrati sulla lingua inglese.

L’insegnante estone, infatti, ha scelto proprio questo periodo a Lioni per vivere di persona  l’esperienza della flessibilità, cui tutte le scuole europee si stanno orientando, come lei stessa ha spiegato –“Queste due settimane al Vanvitelli di Lioni sono state molto intense e utili per sperimentare nuove metodologie e nuovi orizzonti formativi. Lo staff dirigenziale mi ha ampiamente illustrato il progetto e trasferirò quanto appreso nell’organizzazione imminente delle giornate di flessibilità a fine maggio e poi a settembre nel mio liceo estone. Gli esiti del questionario mi saranno molto utili per prendere spunto dall’esperienza italiana”.

Entusiasti gli alunni, che hanno raccontato di fantasia, di approccio mentale alla didattica diverso, di visione dei docenti da un’altra prospettiva. “E’ stato divertente, per una settimana siamo venuti a scuola senza zaino, con allegria e spensieratezza, felici di lavorare in classe ad un obiettivo finale insieme a ragazzi di altre classi, con docenti che conoscevamo poco o da un altro punto di vista. I progetti tra cui scegliere erano parecchi e non è stato facile decidere: teatro, inglese, bullismo, storia, costume e molti altri, tutti affrontati in modo alternativo, dando importanza alle nostre opinioni e ai nostri suggerimenti… Insomma, da ripetere!”- ha raccontato soddisfatta l’alunna Alessia Senese.

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