All’irpino Iandioro il premio letterario nazionale ‘Città di Mesagne’

Il preside Virgilio Iandiorio, autore del testo ‘Il Crimine nel Seicento’ pubblicato da Arturo Bascetta Editore, è il vincitore della 14esima edizione del Premio letterario Città di Mesagne per la sezione saggistica. Il noto professore di latino, che ha costruito il volume intorno alla figura di Eliseo Danza, primo avvocato del regno di Napoli originario di Montefusco, ha tradotto per la prima volta dal latino antico alcuni episodi criminali, meritando il secondo posto in assoluto al famoso premio che si tiene in Puglia da 14 anni.

“Siamo felici della notizia – ha commentato Bascetta – anche in vista di Avellino Book Fair, il festival degli autori irpini e campani, riuniti per 7 giorni al Circolo della stampa di Avellino da sabato 29 ottobre al 4 novembre
Nutrito il cartellone di quest’anno, per l’evento che si terrà a partire dal 29 ottobre al 4 novembre, a cui possono aderire meridionalisti, giornalisti, scrittori, poeti, tutto e tutti in forma gratuita, in una mega esposizione di libri sui 118 comuni dell’Irpinia al contatto wsap 393.3339838. Ma non solo. Da qualche anno ABE, la casa editrice del direttore editoriale Fausto Baldassarre, pubblica anche romanzi, saggi e antologie di successo, arrivando ad esporre, nella passata edizione, quasi 400 titoli sui paesi dell’Irpinia, della Campania e sul Mezzogiorno. Quest’anno saranno 50 gli autori, giornalisti e meridionalisti, a confronto con esperti nazionali su temi di storia, di attualità, di filosofia spiegati alla gente, ai lettori, ai curiosi. Come sempre la ABE regalerà ai visitatori meno abbienti centinaia di titoli (rese di magazzino) a disposizione dei passanti, all’ingresso del Circolo di Corso Vittorio Emanuele di Avellino. Con ingresso assolutamente libero, parte così la 4^ edizione dell’evento culturale già saluto da una folla immensa lo scorso anno, con oltre 30 nuove pubblicazioni dal dicembre scorso ad oggi, ospitando autori soprattutto campani.

Tantissime le novità di questa IV edizione che sarà inaugurata da personaggi illustri come il giudice Matteo Claudio Zarrella in occasione della presentazione del libro sul Bicentenario di Francesco De Sanctis, il giudice Ferdinando Imposimato in occasione della presentazione del nuovo libro del deputato grillino Carlo Sibilia curato dal giornalista Alfredo Picariello, da Gianni Festa, direttore del Quotidiano del Sud, moderatore del dibattito che Nicola di Iorio aprirà con ospiti regionali su politica, vino e filiera con il nuovo libro in pubblicazione con ABE su Vino e Campi Taurasini, dall’onorevole Passariello che aprirà il dibattito sulle case editrici della Campania dopo la presentazione della collana su Odoardo Ciani, storico e artista poliedrico, in un profilo tracciato dal maestro Antonio Polidoro a cura della scrittrice Gianna Capozzi. A seguire i meridionalisti Francesco Saverio Festa, Antonio Polidoro, Virgilio Iandiorio, Franco Martino, Luigi Mainolfi, Fausto Baldassarre, Enrico dell’Orfano con i loro nuovissimi volumi su Carlo Nazzaro, Matilde Serao e Francesceo De Sanctis che anticipano i festeggiamenti per il bicentenario dalla nascita del padre della letteratura italiana. né mancherà il contributo alla poesia di Paolo Saggese ed altri esperti e scrittori giornalisti che stanno aderendo in questi giorni: Carmine Leo, Valerio Pisaniello, Genni Capozzi, Alessandro Ciasullo, Graziella di Grezia, M.Rosaria del Guercio e tanti altri che si stanno aggiungendo in queste ore”.
E tantissimi i libri sui paesi della Campania nella collana catasti onciari (dichiarazioni dei redditi del 1700) per ricostruire gli alberi genealogici dei cognomi dei 118 comuni dell’Irpina e altri campani in base ai censimenti borbonici; e molti i volumi sulla storia di Avellino, Napoli e Salerno attraverso le cronache e i diari rinvenuti che fanno da cornice ai nuovi studi sugli atti notarili del 1500 che mostrano fatti quasi mai scritti prima, come l’invasione delle truppe veneziane di stradioti e soldati dalmati, croati, ragusani e albanesi in Irpinia, dove sono rimati provocando anche genocidi e usurpando territori alle popolazioni autoctone facendo terminare così nel sangue la congiura dei baroni. L’inaugurazione e la chiusura della fiera saranno allietati da dolci e vini tipici dell’area del Taurasi.

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