Alta Irpinia, ok strategia scuola ma col nodo trasporti

Nuovo incontro a Nusco fra i sindaci dell’Alta Irpinia per il Progetto Pilota. Dopo l’incontro della scorsa settimana su sanità e trasporti, ora un altro punto cardine: la scuola.

Presente al tavolo Rosa Grano, direttrice dell’Ufficio Scolastico della Provincia di Avellino insieme al Presidente Ciriaco De Mita. Poi Domenico Liotto, referente regionale per le Aree Interne della Campania e Gerardo Vespucci, Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Maffucci” di Calitri  che di recente ha ottenuto i finanziamenti vincendo il bando “Scuola Viva .

La riorganizzazione dei servizi per incrementare la crescita di popolazione nelle aree interne è quanto ci prefiggiamo di sperimentare. Organizzare i servizi in funzione di questo obiettivo è fondamentale per la riuscita di tutto il resto; se ciò non accadesse il principio stesso del Progetto Pilota verrebbe contraddetto”, così il Presidente De Mita ha introdotto l’assemblea.

LE SCHEDE

Tre le schede discusse con i sindaci presenti. La prima rivolta ai docenti e alla loro formazione attraverso aggiornamenti in linea con i provvedimenti presi dal MIUR. La seconda, invece, propone il progetto “Scuola Viva Alta Irpinia” che promuove la trasformazione della scuola in un vero e proprio centro formativo, civico e sociale. Un progetto simile proporrebbe attività extracurriculari utili soprattutto agli istituti con pluriclassi.

L’ultima scheda si concentra sull’importanza del rapporto scuola-lavoro. Il punto debole di questa è la difficoltà degli studenti di affrontare le spese di trasporto e i costi assicurativi. “Per fare fronte a questa problematica – ha spiegato Domenico Liotto – interverranno le risorse del Fondo Sociale Europeo che, colmando questi vuoti, consentirà il rafforzamento dell’iniziativa”.

I sindaci presenti, però, hanno puntualizzato su diversi punti delle proposte; prima fra tutti Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi: “Scuole Sicure è il primo dei progetti sui quali dovremmo porre l’attenzione. Siamo zona ad alto rischiio sismico e, visto anche quanto sta accadendo in Italia, è importante fare monitoraggio in tutte le scuole dell’area. La straordinarietà delle nostre condizioni richiederebbe una corsia preferenziale per il lavoro sulle strutture”.

Altro tema caro alla Repole, del quale discusse già nell’assemblea precedente, è quello dei trasporti: “E’ necessario parlare di mobilità, se non si risolve questo problema quanto detto finora diventa soltanto un libro dei sogni”. Insieme a questi, la Repole ha posto l’attenzione sull’importanza dell’aggiornamento dei docenti in materia digitale e sul rapporto scuola-lavoro ipotizzando un più ampio coinvolgimento di molte più aziende all’iniziativa.

“In merito al progetto Scuola Viva – ha aggiunto il sindaco di Sant’Angelo – insieme all’istituto di Calitri, molti altri possedevano i requisiti per ottenere l’approvazione. Ciò detto, non tutti gli istituti sono costituiti da una sola sede, eppure la cifra ottenuta sarebbe stata sempre di 55mila euro. Essendo un area coinvolta in un Progetto Pilota, dovremmo proporre, in caso di progetti come questo, dei finanziamenti proporzionati al numero di sedi di cui un istituto è costituito. Ciò dovrebbe riguardare – ha concluso – sia gli istituti comprensivi che le scuole superiori”.

Anche il sindaco di Teora Stefano Farina è intervenuto in assemblea riprendendo quanto detto in quella precedente: “Il progetto per la scuola non può assolutamente prender vita senza una risoluzione del problema mobilità. Gli studenti dovrebbero aver diritto all’istruzione e, dunque, ad un trasporto gratuito garantito ma che non abbia una forbice così ampia. Il trasporto dovrebbe essere sì più semplice, ma gratuito per gli studenti facenti parte di una determinata fascia reddituale. Inoltre – ha chiuso Farina -, ci troviamo in seria difficoltà per il trasporto nelle scuole dei disabili, cosa di cui con il Consorzio Servizi Sociali discutiamo spesso. Non è possibile lasciarsi sfuggire una problematica del genere”.

Tra i sindaci intervenuti anche il primo cittadino di Castelfranci Generoso Cresta il quale ha proposto all’assemblea una nuova localizzazione dei poli scolastici superiori: “Dovremmo creare dei poli formativi specifici distribuiti su tutto il territorio.  Questo – ha aggiunto – sarebbe funzionale anche per una maggiore sicurezza delle strutture dato il rischio sismico della nostra area. In questo modo si eliminerebbe anche quel campanilismo tipicamente altirpino. Ogni ragazzo si sentirà cittadino dell’Alta Irpinia e non cittadino soltanto del proprio comune”.

D’accordo con l’anticampanilismo del sindaco Cresta il Preside della “Maffucci” di Calitri Gerardo Vespucci: “Dobbiamo abbandonare la visione egocentrica e mettere da parte gli interessi dei singoli campanili. La diagnosi della situazione attuale è precomatosa, oscilliamo tra la consapevolezza di avere un’ultima carta da giocare e l’ordinario previsto dalla spesa pubblica. Il salto di qualità che dovremmo fare è uscire dall’ordinario e richiedere quanto ci serve per fare qualcosa di straordinario”.

Il vero problema secondo il Preside Vespucci è trattenere i laureati in Irpinia: “Nessuno dei diplomati e dei laureati che nascono qui in Alta Irpinia riesce a rimanere qui. La loro fuga genera un abbassamento della domanda che grava su tutte le attività sparse per il territorio. Si dovrebbe alzare il livello dell’istruzione, creare poli di formazione specializzata dove esperti del settore insegnano ma, soprattutto, consentono un’introduzione al mondo del lavoro pur rimanendo in Alta Irpinia. Solo così i nostri laureati potrebbero restare e dare benefici, dunque, a tutta la popolazione”.  

La chiave di tutto, che consentirebbe la riuscita di questo progetto, resta la mobilità: “Garantire il diritto allo studio significa anche garantire il mezzo con cui arrivarci – ha spiegato il Presidente De Mita -; il principio dal quale partimmo, e sul quale il rappresentante del Ministero allora ci diede ragione, è creare movimento fra i comuni dell’area. La grande sfida, insomma, è creare la comunità altirpina lasciandola così com’è e organizzare occasioni di vita e possibilità sul territorio per chiunque ci viva. In vista di questo – ha concluso De Mita – prepariamoci ad essere collaborativi al fine di risolvere le criticità del territorio, attualmente in conflitto con l’ordinamento attuale”.

A fare ulteriori chiarimenti sulla questione la Dirigente dell’Ufficio Scolastico della Provincia Rosa Grano: “Proporre nuovi poli con indirizzi specifici sarebbe certamente un’iniziativa positiva ma si rischia di creare contenitori vuoti Nella provincia avellinese, infatti, diversi indirizzi sono stati chiusi perché privi di iscritti”. Sul mantenere vive le strutture scolastiche esistenti la Grano spiega: “Come è evidente ai sindaci stessi, abbiamo evitato la chiusura delle strutture garantendo ai ragazzi delle scuole di primo grado la frequenza in loco. Abbiamo operato sulla dirigenza, allargando la competenza a più istituti per tutelare la stabilità di apprendimento ai bambini”. Immediato l’intervento di De Mita che ha risposto: “Sarebbe importante per l’Alta Irpinia fare una forzatura che metta il provveditorato in condizione di venire incontro ai criteri adatti alle condizioni del territorio del Progetto Pilota e risolvere, così, il problema. Se non abbiamo questo potere, il Progetto Pilota stesso perde di credibilità“. Rosa Grano si è trovata d’accordo con quanto detto dal Presidente e dall’assemblea ricordando però che, attualmente, nessuna deroga scritta lo afferma e, dunque, il provveditorato ha le mani legate.

A conclusione degli interventi il sindaco di Cairano Luigi D’Angelis che ha portato all’attenzione dell’assemblea l’iniziativa presa dal suo comune: “Cairano, in quanto piccolo centro, ha reinventato se stesso creando dei poli specializzati o, come noi le definiamo, delle residenze creative. In sede vengono proposti corsi di formazione post diploma con esperti in vari settori che consentano un introduzione più immediata al mondo del lavoro”.

Nel prossimo incontro si tornerà sul tema scuole e sulla votazione dell’assemblea di altre tre schede. La prima riguarderà “Bottega, arti e mestieri”, un progetto promosso da Italia lavoro che prevede la selezione di botteghe artigiane in cui  i ragazzi potranno svolgere dei tirocini. Ciò consentirebbe il mantenimento di quei mestieri che man mano si stanno perdendo. Si parlerà, inoltre, di “Torno Subito”, un patto che studenti altirpini farebbero col territorio di tornare dopo un’esperienza lavorativa all’estero per mettere in pratica qui quanto appreso. Infine, la nascita di istituti agrari da avviare nell’anno scolastico 2017/2018 per valutare se ci sarà o meno risposta positiva da parte degli studenti altirpini.

Rita Mola

Mi laureo in Lettere Moderne e mi specializzo in Filologia Moderna con il massimo dei voti nel 2013. Dopo quattro anni di esperienza in diverse testate online ottengo finalmente l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti...

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