IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Torna a riunirsi, dopo due mesi di stop, l’assemblea dei venticinque sindaci del Progetto Pilota Alta Irpinia. La riunione, che cade in una fase complessa a livello nazionale e locale, dovrebbe tenersi mercoledì 28 marzo alle ore 16 a Nusco. Usiamo il condizionale perché in assenza di comunicazioni ufficiali alla stampa.

Fase complessa per le ragioni che abbiamo spiegato già in passato: a breve sette Comuni su 25 andranno al voto per il rinnovo delle cariche di sindaco e consiglieri comunali. Senza voler esaltare nessuno e tantomeno sottovalutare altri, alcuni tra questi paesi hanno un peso rilevante nel complesso della strategia elaborata in questi anni dagli amministratori altirpini. Pensiamo a Bagnoli Irpino che con il Laceno è certamente un luogo centrale nel disegno di sviluppo turistico dell’area, oppure a Caposele per ragioni anche in questo caso legate al turismo, sebbene religioso. O, ancora, a Sant’Angelo dei Lombardi, la cui rilevanza è anche politica, alla luce del ruolo di leader del fronte del dissenso interno assunto negli ultimi due anni dal sindaco Rosanna Repole.

Una delle ragioni di attrito è stata la sanità. A tal proposito è notizia di pochi giorni fa che l’Asl di Avellino ha deliberato i primi provvedimenti previsti dalla strategia Progetto Pilota. Otto interventi per oltre tre milioni di euro da realizzare sull’ospedale “Criscuoli” di Sant’Angelo (per la cardiologia e la teleradiologia) e sulla Struttura polifunzionale per la Salute “Di Guglielmo” di Bisaccia. Quest’ultima diventerà “ospedale di comunità”. La riunione di mercoledì dovrebbe essere un passo ulteriore in avanti verso il passaggio dalla fase teorica di elaborazione della strategia da parte dei sindaci, a quella di messa in opera delle idee fin qui maturate.

Spostando lo sguardo al piano nazionale, c’è grande curiosità per ciò che accadrà con l’insediamento del nuovo Governo. Quanto impulso verrà dato alle politiche di coesione territoriale, quanto alla stessa Strategia nazionale Aree interne. E’ lecito inoltre chiedersi se l’attuale consigliere nazionale per le Aree Interne, Enrico Borghi, resterà o meno al suo posto: il piemontese è infatti un deputato del Partito Democratico e potrebbe non rientrare più nei giochi. Un appuntamento probabilmente chiarificatore di alcuni di questi aspetti sarà il Forum nazionale Aree interne. Lo scorso anno l’evento si tenne ad Aliano in provincia di Matera, quest’anno protagonista sarà il Piemonte. A metà maggio per due giorni lo stato maggiore della SNAI farà il punto sul lavoro fin qui svolto e sulle prospettive in quel di Acceglio, micro borgo di 156 abitanti in Valle Maira, provincia di Cuneo al confine con la Francia.