Avellino, parla il neo assessore Cillo: ‘La camorra? E’ anche in questo Palazzo’

“Mi sono assunto responsabilità quando nessuno se le prendeva, nel comune di Quindici o in altre città. Provengo dall’esperienza della mensa dei poveri, che ho fondato io nel 1999 e mi sono formato in quella scuola. Oggi mi si chiede da cittadino di fare un passo in avanti e non sono abituato a rinunciare alle sfide. Sono un uomo di speranza perchè sono un cattolico e cerco di fare il mio, se ci riuscirò saranno gli altri a giudicare. Non sono abituato a scappare, mi sono assunto le mie responsabilità, aspetto che gli altri si assumano le loro”. E’ deciso e determinato Marco Cillo, neo assessore alle Politiche Sociali e alla Trasparenza del Comune di Avellino che, questa mattina, immediatamente dopo la firma della sua nomina ha descritto quale sarà il suo impegno e come gestirà un assessorato complesso che, negli ultimi anni, ha visto non poche grane.

Cillo, ex referente provinciale di ‘Libera contro le Mafie’ non si tira indietro e spiega di voler mettere tutte le sue conoscenze a servizio della città quelle che, per intenderci, l’hanno portato a trovarsi faccia a faccia con la criminalità organizzata e con quella camorra che, ne è sicuro, “si trova anche in questo Palazzo. La camorra – continua – è dove si annidano i soldi, laddove c’è il favoritismo, se è stato concesso un piacere che non era un diritto c’è stato qualcuno che si è comportato da camorrista. La camorra è qualcosa che io ho imparato a conoscere, ma bisogna capire che mettere le mani sulla trasparenza significa anche individuare il colletto bianco che guida le gare d’appalto o chi si fa bandi confezionati. Io, dalla mia, continuerò a fare quel che ho sempre fatto, certamente devo capire come funziona la macchina burocratica, ci sono e ci voglio essere”.

“Mi è stato chiesto – ha continuato Cillo – di rendere trasparente questa casa che al momento non lo è”. Non solo trasparenza, però, come detto il neo assessore avrà tra le mani anche la patata bollente dei servizi sociali: “Dobbiamo mettere a punto una macchina che ha un budget enorme ma che non sempre va a finire nei rivoli giusti. Chiederò subito le verifiche alle cooperative e alle associazioni che operano in questo territorio, poichè questo è stato fatto poco. Questo assessorato deve fare pochissime cose, fatte bene e con solerzia per dare sollievo a tante persone. Questo modo di operare magati non porterà voti ma a me non interessa, io sono una persona libera, non ho debiti o promesse fatte se mi accorgerò di non saper portare avanti alzerò le mani ma non senza combattere”.

Maria Stanco

Nasce a Sturno nel 1984, tra il rumore delle forchette che proviene dal ristorante dei genitori. Studia “Relazioni Internazionali” a Napoli. Su “Tusinatinitaly.it” il primo lavoro da giornalista. Pubblicista dal 2011 mentre scrive sulle pagine di “Buongiorno Irpinia”. Conduce per un anno il Tg di “MediaTre”. Da qualche tempo è ritornata alla carta stampata, sul quotidiano “Il Mattino” e presto, promette, ricalcherà anche i campi di tennis.

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