Borgo ferrovia e rilancio stazione, la firma ad Avellino

Siglato a piazza del Popolo il Protocollo d’intesa tra il Comune di Avellino, Ferrovie dello Stato, RFI e FS Sistemi Urbani, per la riqualificazione di Borgo Ferrovia e il rilancio del ruolo della stazione. “L’accordo – ha dichiarato Carlo De Vito, presidente FS Sistemi Urbani – prevede che la città elabori un progetto diviso in due fasi. La realizzazione di un polo intermodale accanto alla stazione per lo scambio con la gomma, in modo che il traffico, che ci auguriamo possa riprendere sulle linee di Avellino, Benevento, Salerno, Napoli, possa trovare anche l’integrazione con altri mezzi. In secondo luogo, il recupero di una rimessa locomotive nella sua progettazione che costituirà l’avvio della prima stazione recuperata della tratta Avellino-Rocchetta”. Un’intesa, dunque, che dà la possibilità alla città di studiare il progetto della nuova stazione di Avellino, “attraverso il recupero di un fabbricato antico, dove noi realizzeremo anche un marciapiedi. Da qui partirà il treno storico come fatto sistematico. Oggi importante avviare questo progetto, noi siamo a disposizione della città”, ha concluso De Vito. Per la FS Sistemi Urbani, presente anche Michele Bondi, responsabile acquisti Sud e Isole.

Mentre per la RFI, a porre la firma, l’ingegnere Francesco Favo, direttore territoriale produzione Napoli: “Recuperata anche ad Avellino la mobilità. In questi ultimi anni abbiamo riportato l’Avellino-Napoli, con un treno che arriva pieno. Ora bisogna fare in modo che in ambito regionale Avellino torni ad essere baricentrica per il territorio”. 230 i milioni di euro stanziati dalla Regione Campania per velocizzare e riqualificare tutta la linea che va da Salerno a Benevento, “per treni più potenti e più capienti – ha spiegato Favo – e per evitare di fermare in tutte le stazioni, come ha evidenziato Foti, cosa che accade più per accontentare i sindaci che i viaggiatori”. Nelle speranze per il futuro, due sogni “rifare l’Avellino-Napoli in un’ora, e realizzare la metropolitana regionale: i binari ci sono, va messa a posto la linea”.

 

Ad illustrare il progetto, l’assessore all’urbanistica del Comune di Avellino, Ugo Tomasone: “Oggi un giorno storico. Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto condiviso con RFI su due temi, la riqualificazione degli edifici di carattere storico-architettonico, che potrebbero essere restaurati per diventare la stazione di arrivo del treno storico, con i finanziamenti che la regione sta mettendo a disposizione per il recupero delle stazioni dell’Avellino-Rocchetta. E il nuovo nodo di interscambio ferro-gomma, con i finanziamenti di RFI, che sta investendo in 600 stazioni in tutta Italia per realizzare hub di interscambio”. Uno sviluppo intermodale di tutta l’Area Vasta, non solo per la città di Avellino. “Ci sono già idee e ipotesi progettuali. Riguardo i tempi, i collegamenti della stazione con province e campus universitari ritengo si possano realizzare in 4/5 anni. Un’amministrazione lungimirante dovrebbe porsi una tempistica anche di 10 anni, anziché realizzare progetti nell’immediato ma che non portano a niente”.

E, prima della sua firma, l’appello del sindaco Paolo Foti alla prossima amministrazione: “Sono felice che questa amministrazione si sia trovata a concludere uno dei tanti ragionamenti, che è asse fondamentale di uno sviluppo possibile e non futuribile. Questo progetto dovrà trovare forma e sostanza nella prossima amministrazione. Un regalo di Ferrovie alla città di Avellino, unico capoluogo campano rapinato di una funzione fondamentale: mobilità e scambio di merci su ferro. I cittadini non ne hanno la possibilità a causa della miopia della classe dirigente irpina, nessuno escluso”.

Al tavolo anche il presidente dell’associazione In Loco Motivi, Pietro Mitrione: “Un buon segnale quello della messa in evidenza della struttura di Borgo Ferrovia che ad Avellino è conosciuta solo nella toponomastica. Anche riprendere l’Avellino-Rocchetta, che proprio in questi giorni insieme ad altre 3 ferrovie ha ricevuto dei finanziamenti. Da domani 3 giorni importanti: incontri e convegni e la riapertura per la prima volta della tratta, dopo la sospensione nel 2010. L’Avellino-Rocchetta è esempio di rivitalizzazione di queste tratte dimenticate e immagino che un giorno possa riprendere anche a fini commerciali”.

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

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