Buona la prima al Bella Storia, Venticano dai social al reale

Bella serata al Bella Storia. Calato il sipario sulla prima del Social Music Festival, stasera il finale. A Venticano, polo fieristico, Festival innovativo e coinvolgente. Ed è grande attesa per la seconda parte della kermesse interamente dedicata alla musica indie, ai linguaggi alternativi che hanno rivoluzionato la scena musica nazionale ed internazionale degli ultimi anni.

Evento unico nel suo genere. E non solo ad Avellino. Per l’Irpinia sicuramente un’iniziativa straordinaria, costruita in un anno con l’idea di creare una situazione molto simile allo scambio tra persone che avviene sui social, ma da vivere nel reale.

Diversi gli artisti che si sono esibiti sui due palchi, Chime e Agaton. E per un festival che è alla sua prima edizione, non potevano esserci presentatori migliori. A dare quel fondamentale tocco in più, con la loro comicità che riesce a divertire chiunque e in ogni situazione anche fuori dal web, i The Jackal. Il collettivo, a volte al completo, altre a metà, intervallava le esibizioni degli artisti che hanno iniziato ad esibirsi ancor prima dell’imbrunire. Partendo dai dj set di Joe Clemente alle 18:00, il palco Chime ha visto poi salire The Andrè, i Coma Cose, il rapper avellinese Ghemon, la rapper nata su You Tube Myss Keta. E, per un finale speciale, l’ospite più atteso dell’intero festival, Skin nel dj set e, a sorpresa, in qualche pezzo cantato.

Mentre sull’Agaton, dopo l’Holi colorFest, Nitro Wilson ha fatto scatenare il giovanissimo pubblico con il suo hip hop alternativo. Dopo di lui la dance elettronica del gruppo napoletano dei Nu Guinea. Tra il primo e il secondo diversi i nascenti rapper irpini che si sono alternati a suon di rime e giochi di parole.

Un festival indie, il Bella Storia, che ha puntato su artisti nazionali e internazionali rivolgendosi a diversi target, e che questa sera replica partendo con il dj VinylGianpy che aprirà le danze al palco Chime. Seguito dal progetto rap dei Moda Loda Broda, dal neomelodico indie Enzo Savastano, e poi Willie Peyote, Frah Quintale, Frenetik & Orange e TiltBang. All’Agaton Gima/Talpah, Wrongonyou, Yombe, Quentin40 e Zulu dei 99 Posse.

Tutto in uno spazio molto grande che, condiviso e vissuto in pieno, può anche farsi molto piccolo. 20000 i metri quadri dove si può ballare, mangiare, giocare, guardare le stelle e fare tanto altro. Si può stare tutti insieme, vivere una storia costruita nel tempo, che è musica, espressione ed aggregazione.

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

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