La preoccupazione del Procuratore Rosario Cantelmo durante la cerimonia dei 204 anni dell’Arma dei Carabinieri. “Gli stessi premi sono stati assegnati quasi tutti per operazioni antidroga e questo significa che la provincia di Avellino è invasa da un fiume di droga. Non esiste più il piccolo spacciatore di quartiere o l’organizzazione che si muove sul territorio, ci deve essere qualcosa di più serio alle spalle”.
Così Cantelmo ha commentato l’arresto di Guglielmo Cirillo, 28 anni, originario di Marano di Napoli e latitante da 5, sorpreso dai Carabinieri mentre pranzava in una villetta di Domicella, dove si è nascosto fino al momento della cattura. Importava hashish in Italia dalla Spagna e dal Marocco per conto del clan Polverino e ne contrattava i prezzi. Il Procuratore ha elogiato i militari del comando provinciale di Avellino: “Complimenti al gran lavoro dei Carabinieri che dimostrano sempre professionalità e collaborazione straordinaria”. Ricordando, poi, l’arresto di qualche anno fa del boss Russo, uno dei 10 latitanti più ricercati d’Italia, Cantelmo ha continuato: “Ancora oggi l’Irpinia è terra di rifugio dei latitanti. I fatti ci mettono davanti agli occhi delle verità che noi cerchiamo di non accettare, parlando d’altro. Mi chiedo: la gente dove stava? E anche in questo caso a Domicella, la gente dov’era?”.
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