Cassano al voto, al centro tra gli Acquedotti

Diverse sorgenti, fontane pubbliche e la presenza sul territorio comunale degli impianti di acquedotto pugliese e alto calore. Con meno di mille abitanti e soltanto 13 km quadrati di superficie, Cassano Irpino è uno dei Comuni più piccoli della provincia di Avellino, ma anche uno di quelli strategici. Il borgo delle sorgenti torna al voto dopo cinque anni da protagonista sulla scena sovracomunale.

In parte per la vivacità del sindaco Salvatore Vecchia, già al suo secondo mandato e in procinto di tentare il tris. Ma anche per i continui guasti agli impianti Alto Calore e di conseguenza per i rubinetti di mezza provincia lasciati a secco. Clamorosa la rottura di una condotta nello scorso dicembre, quando per ore tutta la parte bassa del paese rimase allagata. I disagi interessarono molti Comuni. E nella parte bassa del paese si trova pure la piscina comunale, che un tempo attirava presenze dai centri vicini e oggi risulta chiusura.

Di Cassano Irpino e delle sue sorgenti si parlerà pure al tavolo, tra Governo e Regioni Campania e Puglia, che deciderà nelle prossime settimane la redistribuzione dell’acqua irpina tra Acquedotto pugliese e Alto Calore. Si punta infatti a far restare litri in più di risorsa idrica sul territorio campano e a maggiori ristori per l’area. Nel piccolo centro, alle spalle del castello, continua intanto l’opera di recupero di abitazioni abbandonate e acquisite a patrimonio comunale. 25 alloggi con progetti futuri di albergo diffuso e residenze. Di turismo si parlerà quasi sicuramente nella prossima campagna elettorale.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.