Castellarte, gli organizzatori: ‘Evento finito per un centro storico mai curato’

Il vero problema è la mancanza di una politica culturale che dia nuovo slancio alla vita sociale di questo paese. Mercogliano non merita quello che sta vivendo oggi”. A parlare Maria Pia Di Nardo, uno dei soci fondatori dell’associazione Castellarte ed ex presidente della stessa. Durante la conferenza stampa, tenutasi nel pomeriggio nel salone della chiesa dell’Annunziata a Mercogliano, gli organizzatori del festival internazionale di artisti in strada hanno voluto spiegare la loro versione sulla mancata edizione di quest’anno, quando Castellarte avrebbe spento le 25 candeline. “Dovremmo tutti fare un mea culpa – ha proseguito Di Nardo -, perché per anni non abbiamo voluto vedere quello che c’era da vedere. Abbiamo sempre voluto il festival a Capocastello, per far conoscere questo borgo bellissimo che ha potenzialità estreme e che potrebbe diventare come altri borghi italiani che fanno la fortuna delle città. Oggi siamo oltre 70 associati e lo facciamo per amore di Mercogliano. Ma vediamo che non è servito a niente”.

 

Nessuna convocazione per l’associazione, infatti, da parte dell’amministrazione comunale che era a conoscenza della situazione in cui già da anni versa il centro storico. Situazione che ha impedito quest’anno l’organizzazione di Castellarte per la mancanza di una messa in sicurezza di strutture a rischio, come ha spiegato il presidente di Castellarte, Francesco Dello Russo:Già da anni mettevamo in pratica tutte le questioni legate alla sicurezza. E dal 2014 siamo stati costretti anche a creare una commissione apposita, quindi il decreto Minniti ha aggiunto ben poco rispetto a quello che già facevamo”. Strade sdrucciolevoli, fili elettrici scoperti, e tante altre cose da sistemare. Le condizioni del borgo medievale di Capocastello sono ben chiare a tutti “e dovrebbero riguardare l’ordinaria amministrazione di un paese – ha continuato Dello Russo -. Bisognerebbe rendere più vivibili i centri storici soprattutto per chi ci abita, per le attività commerciali. Il sindaco Carullo non è mai intervenuto in questi mesi in cui abbiamo chiesto una convocazione per discutere sul da farsi, solo nell’ultimo consiglio comunale ha voluto ricordare che l’amministrazione ha messo a disposizione 10000 euro per la manifestazione. Ma senza far fronte alle difficoltà tecniche e in poco tempo, una manifestazione della portata di Castellarte non si può organizzare”. Soldi che secondo Franco De Caro, un altro componente della direzione organizzativa del festival, il Comune dovrebbe spendere per la messa in sicurezza del borgo: “l’associazione non ne ha bisogno”.

 

Ma, riprendendo la parola, Maria Pia Di Nardo, oltre all’amarezza, ha mostrato soprattutto la voglia di continuare: “L’amministrazione deve sapere che noi continueremo e se nei prossimi consigli comunali non si parlerà di noi e del borgo, saremo lì comunque a dire la nostra. Intanto stiamo preparando un progetto che riguarda il Partenio, abbiamo tante idee in mente, basta solo superare questo shock estivo”.

Riconoscimenti sempre più importanti per una “manifestazione che ha camminato sempre sulle proprie gambe, senza fondi pubblici e che ha ottenuto anche il riconoscimento della camera dei deputati”, ha ricordato Antonella Russoniello, addetto stampa del festival. Tra i presenti, oltre ai tanti cittadini, agli organizzatori, al dj Vinyl Gianpy che ha voluto spendere parole di solidarietà per Castellarte, c’erano Maddalena Poerio e Milena Argenziano dell’opposizione che hanno espresso la loro profonda delusione e la rabbia per “un’amministrazione che continua a nascondere all’opinione pubblica il vero stato in cui versano il centro storico e diverse strutture di Mercogliano”. Da sola, invece, l’assessore Stefania Di Nardo: “Sulla seconda richiesta di un incontro mi sono attivata e non voleva essere incontro informale. Per me il venir meno di Castellarte è una grande sconfitta e non posso fingere di non sapere che Capocastello ha bisogno di interventi strutturali che non possono essere risolti nel giro di poco tempo. In Castellarte ci ho creduto e ci credo ancora, così come credo nelle associazioni e voglio sperare questo sia solo un arrivederci”.

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

Recent Posts

Al Cimarosa in scena ‘Il matrimonio segreto’

Il Conservatorio di Avellino, presieduto da Achille Mottola e diretto da Maria Gabriella Della Sala,…

7 giorni ago

Statale 90bis, al via lavori su ponti e viadotti

Lungo la strada statale 90bis “delle Puglie”, nell’avellinese, Anas ha avviato nuovi lavori di manutenzione…

7 giorni ago

Amministrative Avellino: D’Andrea incontra la gente, Fdi su Iandoli

Oggi, presso la sala del Gamea Cafe di Piazza D'armi ad Avellino, incontro aperto al…

7 giorni ago

Fiera Venticano, fiamme nella notte in uno stand: muoiono pulcini

La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Grottaminarda, alle ore 05.38 di oggi…

7 giorni ago

Festival delle Radici, Ricciardi: ‘Sviluppo sostenibile borghi spopolati’

“L’emigrazione rappresenta il tratto identitario dell’Italia: un fenomeno che ha interessato milioni di persone dai…

1 settimana ago

Forum Giovani Campania, insediate 10 commissioni

“Giovani per la Campania” questo è il titolo dell’evento promosso dal Forum regionale dei Giovani…

2 settimane ago