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Centro autismo, interrogazione Sibilia: ‘Risolvere ad Avellino, non è malattia da ospedale’

Carlo Sibilia, portavoce del Movimento Cinque Stelle, ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute in merito al Centro Autistico di Avellino. Nell’interrogazione Sibilia ripercorre le tappe di una vicenda che ha avuto inizio nel “lontano 2003”, quando “è stato avviato l’iter per la realizzazione ad Avellino di un Centro servizi e assistenza socio-sanitaria specializzato per soggetti autistici”.

“Da allora – ricorda Sibilia – nonostante l’approvazione dei progetti esecutivi da parte dell’amministrazione comunale di Avellino e l’erogazione di finanziamenti da parte della Regione Campania per un ammontare pari a circa 4 milioni di euro, a seguito di numerosi « stop e go» nell’esecuzione dei lavori e di alcuni problemi di natura tecnico-burocratica, la struttura ubicata nel quartiere denominato Valle non è stata ancora consegnata: resterebbero da effettuare solo gli allacci delle utenze di acqua energia elettrica e gas”.

“E’ notizia di 10 giorni fa – scrive il portavoce M5S – la volontà espressa dall’Asl Avellino, per il tramite del direttore generale Maria Morgante, di istituire il centro presso l’Ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) anziché a Valle, poiché – si legge nella nota ufficiale – si è venuto a conoscenza che, ad oggi, ancora non si è in condizioni di poter dire quando sarà possibile per la Asl utilizzare tale struttura. Di fronte a tale indeterminatezza da una parte e dall’urgenza di attivare un servizio così importante per i pazienti “Autistici” dall’altra, la Asl si è mossa per cercare i locali immediatamente disponibili. L’accelerazione data per affrontare e risolvere il problema con urgenza, trova conferma nel fatto che è proprio di queste ore il definitivo inserimento della prevenzione e cura dei disturbi dello spettro autistico nell’ambito dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)”.

Sibilia va dritto al cuore del problema: “A mio parere, e non solo, l’autismo non è una malattia che va ospedalizzata”. L’interrogazione chiude così: “Chiedo se il Governo non ritenga opportuno, anche per il tramite del commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, porre in essere iniziative, per quanto di competenza, al fine di rendere operativa la struttura di Valle, in via di completamento, prioritariamente alla decisione prospettata dall’Asl di Avellino di adattare reparti di un ospedale non ancora pronti. I centri per l’autismo – conclude Sibilia – se sostenibili e necessari possono nascere e crescere ovunque. Ma logica vuole che ad aprire per primo sia qualcosa che esiste già e per la quale sono stati spesi 4 milioni dei soldi dei cittadini. Il centro di valle non deve essere l’ennesimo spreco”.

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