Cipriano: ‘Dignità e futuro, le due parole chiave per Avellino’

No a nomi last minute e a vecchi nomi che ritornano, Avellino non ha bisogno di nuove lacerazioni. Persone che non si salutavano, ora si ritrovano fianco a fianco e questo è pericolosissimo”. Così Luca Cipriano invita a sottoscrivere un nuovo Patto per la città “dove si vive una situazione di eccezionale disagio e servono pertanto scelte eccezionali”.

 

Il leader di “Mai Più” ha definito un incubo l’amministrazione uscente:Negli ultimi 5 anni ha dimostrato di non saper governare, per cui ai cittadini dico di fare attenzione perché si ripresenteranno gli stessi, magari con la faccia pulita, ma gli stessi. E così non cambierà niente oltre al nome del sindaco. Se invece gli ultimi 5 anni sono piaciuti, il nome da votare è Nello Pizza”. Un cambiamento che l’attuale presidente del Cimarosa ritiene necessario. E che propone attraverso un programma alternativo al vecchio sistema di potere “che ora ricompare dicendo di essere nuovo. O ci si oppone o saranno anni di Foti bis ma senza Foti”.

Ciò che serve secondo Cipriano sono buonsenso e concretezza, pensiero e azione “con un metodo nuovo che non abbiamo sentito enunciare da nessuno, perciò mi rivolgo a tutte le forze in campo affinché ci si assuma la responsabilità di cambiare registro per far prevalere la città su ogni altro interesse. Lo dico da avellinese umiliato e deluso ma che guarda con libertà al futuro della città”.

Nel Patto per Avellino, 5 i punti programmatici.Innanzitutto una rivoluzione della normalità. Bisogna ripartire dalla gestione ordinaria dei servizi, riorganizzando le attività di pulizia e manutenzione degli spazi comuni. In secondo luogo, è necessaria un’operazione verità, per capire la reale situazione delle finanze del Comune di Avellino, attivando un’analisi attenta e puntuale del bilancio che sarà affidata ad esperti super partes”.

Al terzo punto, il completamento di tutti i cantieri aperti “in una città esasperata dalla opere pubbliche non finite che creano disagi a cittadini e commercianti. L’impegno sarà quello di completarle rapidamente e fermare sprechi e disagi attivando una task force tecnico-politica con esperti di alto profilo che stiamo individuando”.

Poi due parole-chiave al centro del programma del Patto per Avellino: “Dignità, questa città l’ha persa in centro come in periferia e in tutti gli strati sociali. Con il disagio dei giovani senza lavoro, dei cittadini che vivono in ambienti malsani. Gli ultimi e invisibili sono persone e non voti, e io mi rivolgo a loro. Bisogna fare piazza pulita nel settore delle politiche sociali, riorganizzando i servizi erogati da tutti gli enti e servizi sociali, che devono basarsi esclusivamente su principi di diritto e di merito. L’altra parola fondamentale è futuro. La città sopravvive solo se capace di riprogettarlo. Lavorando su poche cose ma chiare, stop cemento selvaggio, uscire dall’isolamento con il potenziamento della stazione, costruire nuovi edifici scolastici, attivare master aldilà della bella favoletta dell’università ad Avellino che in queste ore ascoltiamo con costanza. In questo modo si dà contenuto, si generano economia e posti di lavoro”.

Indirizzi programmatici, pochi ma strategici – ha detto l’esponente di Ossigeno – che possono essere declinati in maniera concreta e immediata se condivisi dai nostri interlocutori, e cioè tutte le forze politiche e civiche in opposizione alla vecchia amministrazione e che spero possano ritrovarsi in questo progetto. La campagna elettorale non deve essere una guerra tra bande, non serve questo alla città”.

Ancora nessun contatto con altre forze politiche. Cipriano ha ritenuto opportuno partire proprio con l’appello pubblico di questa mattina. Ma a pochi giorni dalla presentazione delle liste, non esclude la possibilità di costruire una coalizione più ampia. “Il mio nome non ha importanza, vediamo chi può interpretare al meglio questo progetto. Ciò che conta è realizzare il programma messo in campo e che il centrosinistra si ricompatti”. Intanto fa sapere del riscontro positivo del percorso di Mai più, “che andrà avanti in autonomia e con la disponibilità ad integrarsi con altre esperienze”.

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

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