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Consorzio Asi, il sindaco di Solofra indica le priorità

di Michele Vignola, sindaco di Solofra

Nei prossimi cinque anni le imprese le imprese irpine saranno chiamate ad affrontare le nuove sfide che la competizione economico–produttiva mondiale porrà nell’epoca post pandemico-emergenziale. In tale ambito, un ruolo di fondamentale ausilio alle imprese irpine dovrà senz’altro essere offerto dal Consorzio Asi della Provincia di Avellino.

Proprio per assicurare il miglior contributo consortile alle rinnovate esigenze produttive, logistiche ed organizzative del tessuto industriale ed economico provinciale, è necessario che il Consorzio Asi proceda lungo i seguenti assi strategici ed operativi:

  1. ideazione, progettazione e realizzazione degli spazi immobiliari occorrenti e necessari per l’insediamento di nuove attività produttive (o per la riconversione di parte di quelle esistenti). La necessità di operare secondo un uso razionale del suolo dovrà essere tesa sia a destinare a fini insediativi le aree inutilizzate che ad individuare nuove aree industriali per metterle a disposizione delle iniziative imprenditoriali che potranno essere avviate nel prossimo quinquennio;
  2. occorre adattare alle esigenze dei diversi attori del mondo produttivo le destinazioni urbanistiche delle aree dismesse, in disuso o bisognevoli di mutamento, asservendole ad obiettivi di rigenerazione urbana coerenti con la loro localizzazione all’interno delle aree industriali consortili: la rivisitazione dello strumento urbanistico consortile per adeguarlo ai bisogni ed alle esigenze economiche del ventunesimo secolo non è più rinviabile;
  3. il miglioramento dei servizi consortili resi alle imprese deve costituire uno dei fari ispiratori dell’azione consortile, con speciale attenzione all’implementazione del ciclo della depurazione degli scarichi e di trattamento delle acque (già in gran parte avviato ed in via di definitiva attuazione grazie alla lungimirante concessione di cospicui finanziamenti da parte della Regione Campania per l’incremento della produttività, dell’efficienza e dell’economicità del ciclo depurativo delle acque reflue industriali);
  4. la rinnovata connettività Est-Ovest che sarà assicurata dalla realizzazione della Stazione Hirpinia impone scelte coraggiose sul piano della logistica a servizio delle imprese insediate nelle aree industriali provinciali. La realizzazione della piattaforma logistica, in tale ottica, deve costituire un obiettivo irrinunciabile dell’azione consortile del prossimo quinquennio;
  1. la Regione Campania è stata la prima Regione in Italia ad aver approvato le aree ZES ed oggi è fortemente impegnata per incrementarle la funzione strategica a servizio delle imprese irpine: occorre procedere celermente lungo il percorso tracciato dal Governatore De Luca.
  2. coerentemente con le politiche di transizione ecologica contemplate dal PNRR, occorrerà operare per l’abbattimento dei costi energetici consortili, mediante la valorizzazione di fonti energetiche rinnovabili, a servizio delle aree industriali e delle aziende insediate;
  3. la creazione di adeguati sistemi di digitalizzazione e connettività telematica a banda ultra-larga nelle aree industriali deve costituire una delle priorità operative del Consorzio;
  4. il perseguimento degli obbiettivi istituzionali del Consorzio renderà necessario procedere nell’avviato percorso di valorizzazione delle Società a partecipazione consortile, nel loro risanamento economico-finanziario, eventualmente, dismettendo le partecipazioni non essenziali a tal fine.

La realizzazione degli ambiziosi obbiettivi di sviluppo industriale precedentemente indicati in favore del territorio irpino potrà essere perseguita solo permanendo e valorizzando massimamente lo spirito di profonda collaborazione interistituzionale tra Consorzio e Regione Campania che ha già prodotto numerosi frutti positivi in favore del tessuto economico provinciale. La nuova futura governance consortile, perseguendo tale spirito, non deve essere in alcun modo luogo di esercizio del potere fine a sé stesso ma deve porsi a servizio degli interessi delle imprese, dei lavoratori e degli enti locali provinciali. La Politica provinciale è chiamata a svolgere un ruolo di servizio non di occupazione di poltrone. Questo percorso deve vedere come protagonisti i primi cittadini delle Comunità locali, chiamati ad esprimere un’idea di sviluppo “dal basso” che sappia recepire bisogni ed aspettative dei propri amministrati, concretizzandola in politiche di sviluppo sinergiche che coinvolgano tutti gli Enti locali.

Per realizzare tale ambizioso progetto di rigenerazione politica che passi attraverso la valorizzazione del ruolo dei Sindaci occorre esperienza delle problematiche e delle criticità che in questo momento storico sono attinenti alle aree industriali irpine e garanzia di comprensione dei processi e di individuazione delle soluzioni più opportune, adeguate ed equilibrate.

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