Contratto di fiume e biodistretto, i Gal Cilsi e Irpinia-Sannio ripartono da Calitri

“Contratto di Fiume e Bio-distretto – strumenti di sviluppo territoriale ecosostenibile”. Questo il titolo del convegno organizzato dal comune di Calitri e dal GAL CILSI – GAL-ATS AISL -Irpinia-Sannio che si è svolto questa mattina presso il centro fieristico di Calitri.
Ad aprire i lavori è stato Mario Salzarulo del GAL CILSI che ha evidenziato: “Il nuovo strumento di Azione Locale è stato il frutto di un’alleanza sui contenuti, dopo un iter tortuoso alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo”.

Michele Di Maio sindaco di Calitri: “Contratto di Fiume e Bio-Distretto sono interconnessi. Ho tentato di farli inserire nel Progetto Pilota ma senza esito. Ma questo non è il momento delle polemiche, si deve accelerare per iniziare a dare risposte al territorio e alle nostre comunità. Si potrebbe partire subito con le 78 misure già pronte e aprire così un nuovo percorso che veda anche una ripresa di strategia con la Basilicata e la Puglia”.

Donato Gioseffi, Presidente del GAL-CILSI: “La nostre presenza è stata un pungolo. Abbiamo fatto un grande lavoro con il territorio anche a livello interregionale. Siamo cresciuti e abbiamo fatto crescere. C’è stato chi ci ha attaccati in maniera violenta, ma abbiamo resistito e ringrazio quei sindaci che hanno lavorato e continuano a farlo con noi. Abbiamo fatto tutto per il territorio e la nostra opera continua”.

Rizieri Buonopane presidente del GAL Irpinia-Sannio: “Pensiamo ad una gestione ecosostenibile delle risorse locali. Il Bio-distretto non è soltanto una questione che interessa il settore agricolo, ma abbraccia diversi settori per diventare nel complesso anche una operazione di portata culturale. Ad oggi 34 comuni e oltre 70 operatori rappresentano l’ossatura del progetto, ma dobbiamo mettere da parte le divisioni per allargare il Bio-distretto. Non abbiamo nessuna voglia di chiuderci in un recinto di carattere territoriale”.

Vito Cappiello sindaco di Conza della Campania: “Abbiamo l’obbligo di dare risposte alle nostre comunità ed in particolare ai giovani. Questo per cercare di arginare lo spopolamento”.
Di seguito è stata la volta degli interventi tecnici che hanno affrontato gli argomenti in campo da diversi punti di vista, fornendo dati ed esempi in grado di far meglio comprendere gli strumenti che sono stati pensati e che si andranno a realizzare.

Giuseppe Del Re del Gruppo di Lavoro CdF Alto Ofanto: “Adesso inizia un percorso interessante con ricadute anche occupazionali. Si annunciano novità interessanti. C’è la possibilità di riconsiderare uno sviluppo industriale in chiave biologica. Un impianto di biogas potrebbe essere un primo esempio da seguire”. Vincenzo Briuolo geologo: “Alimentazione, aria e acqua sono i tre elementi su cui si gioca il futuro”. Luigi Zarrilli dell’INGV che ha illustrato il lavoro e il ruolo dell’Istituto con sede a Grottaminarda e le 11 misure che l’INGV condivide con il Contratto di Fiume”.

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