Da mercoledì scorso i lavoratori della Novolegno sono in cassa integrazione per cessazione attività. Ammortizzatori sociali per 119 dipendenti, sussidio per un anno. Adesso si spera in un nuovo imprenditore entro i prossimi 12 mesi. Mercato difficile per il gruppo Fantoni che dunque lascia l’Irpinia e l’enorme stabilimento di Arcella nel territorio di Montefredane.
Tempi bui per il legno, visto che anche a Calitri sono arrivati gli effetti negativi di un comparto complesso. E’ una vertenza numericamente più piccola, riguarda 9 lavoratori su 20. Ma dal punto di vista simbolico la decisione della Iavarone Legnami di licenziare, pesa come un macigno per Calitri e l’Alta Irpinia. Adesso è stato chiesto un incontro in prefettura, dopo la fumata nera tra proprietà e sindacati.
Addetti altamente qualificati, quelli del settore legno in Irpinia, e che potrebbero facilmente ricollocarsi. Ma due fabbriche che chiudono o dimezzano gli operai, nel giro di pochi chilometri, significa drastica riduzione della capacità produttiva dell’industria provinciale e quindi delle possibilità di restare a lavorare in provincia di Avellino. Dove, tra i grandi del legno, resiste al momento soltanto la Holzbau, sempre a Calitri.
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