D’Alema: ‘Scegliere Pd e Rosetta, un voto di Sinistra’

Parterre delle grandi occasioni per l’ex Presidente del Consiglio Massimo D’Alema oggi al Circolo della stampa di Avellino: amministratori, dirigenti di partito e sindacati (Cgil e Uil). Accanto a lui Gerardo Adiglietti, l’europarlamentare Massimo Paolucci e il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro. Tutti ad Avellino per tirare la volata alla consigliera regionale uscente Rosetta D’Amelio.

“Abbiamo il dovere di mettere al centro della strategia di questo partito la sinistra e la sua anima cioè la difesa delle fasce più deboli” – ha voluto sottolineare la D’Amelio nel suo intervento – Ho voluto dire a chi si ritrova nello spirito del PD, ma pure a chi guarda con sospetto che dobbiamo andare a votare”.

“Io mi sto impegnando in questa campagna elettorale e lo dico al segretario del PD che nei giorni scorsi ha sostenuto che c’è chi lavora per perdere – ha esordito D’Alema che in un intervento di poco più di un quarto d’ora ha infilato una serie di stoccate all’indirizzo del Premier. “Un tema a me caro assieme al PD è il Mezzogiorno”. Secondo l’ex Presidente del Consiglio il PD può vincere anche in Campania e chiudere il cerchio. “De Luca si definì il Renzi della Campania, ma dal punto di vista anagrafico era inappropriato. Quando però vinse a Salerno contro tutti io, che ero il numero due del partito, andai in piazza a chiedergli scusa. Ma ora la classe dirigente meridionale deve avere la forza di aprire un confronto con il governo del Paese. Consiglio di rafforzare il ruolo di un eventuale ministro per il Mezzogiorno”. Troppo ampio il gap tra Nord e Sud che l’Ulivo, ha ricordato, aveva ridotto. “Il Mezzogiorno deve diventare una priorità ordinaria e non l’obiettivo di interventi straordinari”.

E ancora sul partito: “Sottovalutare l’astensionismo e la fuga dal partito in corso è sbagliato. Non fuggono solo Civati o Cofferati, ma tanti iscritti”. Poi la precisazione: “Si può votare PD che è un partito plurale e scegliere chi, come Rosetta, rappresenta le ragioni della sinistra e in una Campania dove pesa l’enorme conurbazione costiera ha la qualità di essere voce dell’Irpinia con forza”. Sui sondaggi? “Chiedete a chi li fa”. De Mita? “Io nel 1996 venni ad Avellino a convincere i DS a non contrapporgli candidati forti. Alle Europee accettai di fargli da numero due. Insomma, ho dimostrato di avere per lui rispetto”.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

Recent Posts

Concorso Bacco e Minerva 2024, cinque podi per la Scuola enologica di Avellino

L’Istituto Tecnico Agrario ‘F. De Sanctis’ di Avellino sale cinque volte sul podio nella cerimonia di…

4 giorni ago

Villanova del Battista, pestano automobilista: in tre nei guai

Sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della Stazione di Zungoli i tre soggetti che…

4 giorni ago

Cassano Irpino: due liste, Vecchia per il quarto mandato

Due liste, Cassano Vecchia Passione e la Coccinella-Cassano, per il mandato numero quattro di Salvatore…

5 giorni ago

Morra De Sanctis: Fiorella Caputo sfida Di Sabato

Due liste a Morra De Sanctis. Nel borgo altirpino la sfida è tra l'uscente Vincenzo…

5 giorni ago

Montella, la partita Buonopane-Cianciulli

Il sindaco uscente e presidente della Provincia, Rino Buonopane, prova il bis a Montella. Contro…

6 giorni ago

Sant’Andrea di Conza, sfida a due D’Angola-Vigorito

Il sindaco Gerardo Pompeo D’Angola tenta il quarto mandato. Nel 2019 non aveva avversari, questa…

6 giorni ago