De Caro a Caposele: ‘Pd ha fatto tanto per l’Irpinia’

Il Pd e il Governo hanno fatto tanto, sul piano nazionale ma anche in provincia di Avellino. Ma navighiamo in mare aperto verso l’ignoto. Affidati alla testa della gente, di cui non ho particolare fiducia. Forse abbiamo sbagliato la comunicazione, forse le persone non hanno capito: in queste dinamiche la responsabilità non è mai da una sola parte”. Umberto Del Basso De Caro parte con un pizzico di rassegnazione a Caposele. Poi però, citando i provvedimenti dei governi Renzi e Gentiloni, ritrova vigore fino a concludere: “Per vincere non servono solo i voti. Ci vuole entusiasmo. Passione. E noi possiamo tentare questa strada“.

 

Nel mezzo, il sottosegretario alle infrastrutture si concentra su iniziative recenti e non. Le misure Resto al Sud o il Reddito di inclusione. Ma venendo ai temi provinciali, De Caro si dice orgoglioso di aver lavorato per preparare le grandi opere. Così sulla Lioni-Grottaminarda il parlamentare sannita spiega: “Dobbiamo reperire al Cipe altri 70 milioni, poi tutto sarà finanziato“. E sull’alta velocità: “Per 48 mesi ci saranno lavoratori, fornitori, imprenditori nostri. Poi dopo l’opera servirà per cittadini e merci. E’ uno snodo ideale, un’area attrattiva. Ma le piattaforme – chiarisce – le fa il mercato non la politica“.

 

In ogni caso il Pd ci ha messo la faccia. Ci ho messo la faccia – continua De Caro – come ha fatto Renzi, Gentiloni. La partita elettorale va giocata fino in fondo ma senza errori. Ci presentiamo in una condizione diversa dagli altri. Altri dicono ‘io farei questo’. Noi possiamo dire ‘io ho fatto oppure non ho fatto’. Deluso dalla perdita di consenso nel mondo della scuola. “103mila posti stabili a scuola e perdiamo un milione di voti in quel mondo? E’ un paradosso assoluto. Sarebbe stato meglio lasciare le persone a casa?“.

 

Nessun passaggio sul congresso provinciale Pd, annullato. O sulle liste del partito in Campania. E nemmeno sul rapporto con gli alleati demitiani del Pd. Un passaggio, sollecitato da un intervento precedente, sulla desertificazione delle aree interne. “Occorre uno sforzo consapevole della classe dirigente. Superare il cortile. Ma la classe dirigente – dice – non è sempre quella eletta dal popolo. Non sono solo i politici ma anche i docenti, gli imprenditori, i professionisti. Anche queste persone dovrebbero assumersi la responsabilità del cambiamento, ma molto spesso non accade“.

 

Non c’è tempo per un intervento sul progetto pilota altirpino. De Caro si concentra sul fronte idrico. “E’ chiaro che occorra un accordo tra tutte le regioni coinvolte nel ciclo dell’acqua. La Campania, con Caposele, dà acqua. Ma la Campania la riceve da Lazio e Molise. Gli enti idrici non hanno ancora strutture complete, da qui la necessità dell’accordo interregionale“. Con lui a Caposele gli organizzatori Gelsomino Grasso e Salvatore Conforti. Ma chi si aspettava un appuntamento elettorale per la corsa al municipio di Caposele, si voterà per il rinnovo del consiglio comunale, è rimasto deluso.

 

Alla fine i nodi cittadini, soprattutto nel Pd, vengono messi da parte. E di Caposele, del suo futuro e delle amministrative, parleranno gli esterni. Come il sindaco di Teora, Stefano Farina. O il dirigente scolastico Gerardo Vespucci. Tra i presenti i sindaci di Sant’Angelo e Calitri, Rosanna Repole e Michele Di Maio. Vertici di Alto e Alto Calore, Giovanni Colucci e Lello De Stefano. Poi amministratori della Valle del Sele sponda salernitana. Gli altirpini Rodolfo Salzarulo, Giandonato Giordano. Con gli altri interventi del circolo Pd caposelese. Armando Sturchio, il segretario, consegna a De Caro le proposte già nelle mani del ministro Delrio. Punto fondamentale la tutela dell’area delle sorgenti in chiave ambiente e turismo. Anche perché, come sostenuto dal responsabile ambiente Giuseppe Grasso, “l’accordo con Acquedotto Pugliese va rifatto“. E al tavolo anche il vicesindaco Donato Cifrodelli.

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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