IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

+3,2% del Pil, +3,6% nell’occupazione, +2,9% delle esportazioni campane, 20mila nuovi posti di lavoro con il programma garanzia giovani, 47% di attuazione dei piani operativi regionali con i fondi europei. E ancora: primo posto in Italia per imprese 4.0, due miliardi e mezzo di investimenti per Contratti e Accordi di Sviluppo, 150 milioni per le aree di crisi industriale. Sono alcuni dei risultati della Regione Campania che il governatore Vincenzo De Luca ha vantato per il 2017 nella conferenza stampa di questa mattina nella sala Francesco De Sanctis di Palazzo Santa Lucia.

“Campania a testa alta” lo slogan rilanciato dal presidente salernitano che ha rivendicato una serie di interventi in tutti i settori: dalle attività produttive al lavoro, dalla cultura alla sanità ai trasporti. Bonifica della ex Isochimica, il presepe dell’Abbazia di Montevergine donato a Papa Francesco, gli investimenti per le strade: questi i passaggi sull’Irpinia nel lungo report prodotto dallo staff del governatore per il bilancio di fine anno.

LE DICHIARAZIONI – “Chiederemo l’autonomia per l’ambiente, formazione, lavoro e sanità. E prima di chiedere maggiori poteri, chiederemo maggiori risorse. Oggi la Campania è la regione d’Italia che riceve meno soldi pro capite per la sanità, è incredibile ed è anche vergognoso. La Campania riceve meno di tutti e quindi stiamo facendo già un miracolo a reggere il sistema. Chiederemo innanzitutto un riparto serio del Fondo Sanitario Nazionale – ha dichiarato De Luca – La cosa incredibile è che la Campania è pronta a lanciare la sfida dell’efficienza, cioè la sfida dei costi standard: le stesse risorse uguali per ogni cittadino italiano, dal Piemonte alla Sicilia, senza neanche fondi di solidarietà. Dovremo – ha aggiunto il Presidente De Luca – discutere con molta fermezza, nuove risorse (sulla base di un principio di equità) e poi anche nuovi poteri accompagnati dalle risorse corrispondenti. Voi sapete che lo Stato ha scaricato sulle regioni centinaia di dipendenti delle vecchie province, immaginando che scomparissero; dopodiché i soldi non sono arrivati. Questi comportamenti sono inaccettabili, quindi credo che apriremo un contenzioso con il Governo nazionale”.

ANNUNCI SULLA SANITA’ – “La Sanità è uno dei maggiori motivi di soddisfazione che abbiamo, ieri sera abbiamo firmato una pre-intesa con le cliniche private accreditate che sono il 30% della Sanità in Campania. Un miracolo. Oggi siamo in condizione di fare contratti biennali a gennaio. Abbiamo ricevuto un’eredità di 12 mila dipendenti in meno, è ovvio che questo influenza i Lea e i livelli delle prestazioni”, ha proseguito il numero uno di Palazzo Santa Lucia annunciando che “a gennaio si chiederà un tavolo al Governo per la trattativa sull’autonomia. Il Piano ospedaliero è approvato, abbiamo mantenuto in vita alcuni ospedali che avrebbero dovuto chiudere. Avendo approvato il piano, oggi siamo in grado di fare a Roma le richieste di personale: quattromila unità lavorative in più tra medici e infermieri, chiedendo anche la stabilizzazione di tremila dipendenti precari”.

“Stiamo lavorando per avere una certezza sul debito della Regione – ha concluso il governatore – ad oggi ci sono richieste dai creditori per 550 milioni, ma il debito a bilancio è di oltre 3 miliardi”.