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De Mita e la politica: ‘Serve ancora il dialogo’

Nove edizioni per la Scuola di Alti Studi politici del Suor Orsola Benincasa, la quinta a Nusco. E si aperto oggi l’appuntamento del 2019. Un anno importante, si vota per l’Europa e si vota pure sul colle altirpino. Con il sindaco di Nusco c’è Sabino Cassese, primo relatore del corso di studi. Ma come di consueto l’introduzione è affidata a De Mita. “Gli eventi di oggi non hanno nelle parole una spiegazione dell’evento. Il dibattito politico prima era dialogo, non affermazione. Per giunta oggi assistiamo ad affermazioni brevi. Qualcuno le fa. Riflettendo parallelamente agli eventi che si susseguono, ora noto che la necessità del pensiero non c’è. È uno scontro. Ma senza pensiero non si agisce. Pensiero e azione sono concatenati“.

Bypassa i microfoni e continua sui temi nazionali. “Non capisco i sovranismi, di sicuro è una deriva che andrebbe corretta e questo non sta succedendo. Nel momento in cui Europa vive processo un oggettivo di integrazione, anziché vedere dove è il limite si ingigantisce la questione. Io spero in un dialogo, fermo restando che a volte quando c’è una difficoltà capiscono più quelli che intuiscono che quelli che fanno analisi”.

Chi si aspettava una lettura degli eventi locali resta spiazzato. Il ragionamento dell’ex premier parte come al solito da molto lontano. Dalla crescita del dopoguerra. Da “quella fase in cui tutti osservavano con stupore i passi che faceva l’Italia“. Fino ad oggi “con un uomo di governo che fa osservazioni brevi. La politica – chiude prima di dare la parola al giudice emerito della Corte Costituzionale – è pensiero dialogante“.

A margine, Cassese parla anche del regionalismo differenziato: “In generale io ho solo osservazioni, non debbo esprimere un orientamento politico. La questione delle autonomie non si può risolvere con singoli accordi tra governo e singole regioni. Riguarda tutto il paese e deve riguardare tutte le regioni, quindi servirebbero delle pre-intese con tutti. Non come sta facendo il Governo ora“.

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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