“In Irpinia non esistono tutti quei parametri necessari per passare alla cosiddetta fase 2, a cominciare dai posti letto e dal personale sanitario: dopo 3 mesi di emergenza al Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi non vi è alcun posto di terapia intensiva e nemmeno l’ombra di quel personale sanitario indispensabile per il suo funzionamento; restano i pochi posti dell’ospedale di Ariano, ma purtroppo, di questi tempi, nel luogo sbagliato”.
Lo scrive Michele Cetta, attivista di Sant’Angelo dei Lombardi. Fu uno dei protagonisti della vertenza ospedaliera di Sant’Angelo e Bisaccia solo pochi anni fa. Adesso la nuova emergenza Covid-19 e il ruolo degli ospedali della provincia tutto da definire.
Così Cetta lancia una raccolta di firme per chiedere il commissariamento dell’Asl Avellino. Ma anche della sanità in Regione. “Dopo i casi di Ariano Irpino è inutile girarci intorno con le parole: ad Ariano Irpino la quarantena non ha funzionato, diversamente da come è accaduto nelle altre zone rosse in Italia, e il virus non è stato sconfitto. Ariano era e resta un grande focolaio che ogni giorno può contagiare centinaia di cittadini dell’Irpinia. Mentre si sta consumando questo disastro, le autorità responsabili della salute pubblica si sono chiuse in un imbarazzante ed irresponsabile silenzio: tace il governatore De Luca, impegnato ogni giorno nelle macchiette; tace il direttore generale della Asl di Avellino e tace il prefetto di Avellino”.
Dall’Alta Irpinia continuano quindi le pressioni per ottenere il potenziamento annunciato nell’ospedale santangiolese. Da più parti e con metodi e modi diversi. Prima dell’emergenza i venticinque sindaci avevano chiesto un reparto di terapia intensiva. Poi l’annuncio della svolta positiva, siamo ai primi giorni della quarantena. Ad oggi non si registrano passi in avanti significativi, al netto dei lavori che dovrebbero essere ultimati presto. Il problema vero sarà il personale e ad oggi non è chiaro come questo verrà reperito. Discorso simile per la cardiologia: qui però, secondo quanto annunciato dalla manager dell’Asl Maria Morgante, si dovrebbe procedere con un concorso.