La gestione pubblica del servizio idrico non sarà più obbligatoriamente pubblica. Lo sarà soltanto in via prioritaria. E’ l’esito dello stralcio sulla proposta di legge M5S che mirava alla ripubblicizzazione. La norma sostenuta dai pentastellati avrebbe permesso l’applicazione totale del referendum del 2011. “Il Pd vuole affossare il volere di 27 milioni di italiani”, ha detto la capogruppo Cinque Stelle al Senatom Nunzia Catalfo. Manifestazioni questa mattina davanti a Montecitorio. Tra le proteste anche quelle dei deputati di Sinistra Italiana. L’emendamento è stato approvato alla Commissione ambiente della Camera con il voto contrario dei deputati M5s e Si-Sel,
L’Irpinia
La norma, così come modificata, potrebbe avere effetti rilevanti in Irpinia e Sannio. O meglio, offrire una legittimazione al percorso di aggregazione tra i gestori Alto Calore e Gesesa (con quote di privati). Anche se il problema in Irpinia è anche e soprattutto di conti economici (i debiti di Alto Calore, le tariffe, il bilancio Gesesa), è chiaro che la decisione di oggi a Roma potrebbe dare una spinta alle forze che già premono per la fusione.
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