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I Popolari: “Un forum civile e sociale per il Progetto pilota”

Non propriamente una serata di ascolto e divulgazione sul Progetto Pilota, ma quanto meno l’iniziativa promossa dai Popolari venerdì a Teora dà concretezza a timori diffusi, aprendo forse un varco. Convegno dal titolo articolato: “E’ tempo di rinascita dell’Alta Irpinia e dei popolari. Riflessioni e prospettive sul Progetto Pilota” alla presenza del presidente della Città dell’Alta Irpinia, Ciriaco De Mita. Un incontro proposto dai vicesindaci di Teora e Conza della Campania, Rosetta Casciano e Felice Fiore. La prima ammette di non sapere cosa sia l’area pilota, l’altro tenta di spiegarlo e confessa: “Ancora oggi non siamo un’unica comunità, ma 25 sindaci di altrettanti Comuni che vanno ognuno per la propria strada”. Ma a palesare ignoranza sul tema sono anche altri amministratori, di maggioranza e opposizione, presenti e passati. Giustino Raimato da Calabritto ammette: “Non ne so nulla”. Il teorese Peppino Casale ricorda: “E’ un’idea che avanzammo già 20 anni fa qui, ritrovarla ora con alla testa De Mita è garanzia di riuscita. Vediamo”.

Il giro di interventi (agli atti anche quello di Giuseppe Del Giudice, segretario provinciale di Italia è popolare) sortisce quindi due effetti. Una proposta e un’ammissione di colpa, targate rispettivamente Giuseppe e Ciriaco De Mita. L’ex parlamentare infatti chiama a raccolta i Popolari altirpini, in particolare, e suggerisce: “Nella nuova programmazione delle risorse europee ci sarà un elemento di novità: aree come questa avranno la stessa soggettività giudirica dei Comuni grandi, destinatari di fondi in maniera diretta. A Nusco è stato fatto un grande lavoro di premessa e si avviano ora due linee: zootecnia e forestazione. I Popolari dovrebbero prendere un’iniziativa: organizzare un forum civile e sociale che accompagni il Progetto pilota. I cittadini non siano più polvere, abbiano voce. Per ragioni fisiologiche e patologiche, che hanno nomi e cognomi, il confronto è stato confinato finora a una discussione tra amministratori. Così invece diventerebbe una condizione di rinascita della comunità”. Gli fa eco Ettore Mocella, presidente Confartigianato: “Dobbiamo uscire come Popolari questa sera con la proposta forte di un forum, un modo per recuperare anche uno spazio politico. Rimettiamoci tutti insieme al lavoro sul Progetto pilota”. 

Così il sindaco di Nusco, Ciriaco De Mita, dirà sul finale in una sorta di mea culpa: La mancanza vera di questi anni è stata andare avanti senza interessare la pubblica opinione, perché non sapevamo mai cosa dire dato che l’approvazione della strategia è arrivata non molto tempo fa. Sono venuto qui stasera per capire che livello di conoscenza ci fosse. Prendo atto che non siamo stati capaci di spiegare le cose, per oggettive difficoltà e un po’ perché ogni sindaco parla come se non fosse parte di un gruppo. Dalla prossima riunione farò in modo che si sappia che sono riunioni pubbliche”. 

Nel suo intervento, il presidente capofila del Progetto Pilota prova a dare qualche spunto per la comprensione alla platea. “Un progetto di grande prospettiva, elaborato da un ministro poi sostituito, e chi lo sostituì non aveva pensiero”, definisce la sperimentazione senza risparmiare stoccate ai sindaci dissidenti. “Io non faccio nomi, ma chi legge i giornali sa che abbiamo avuto l’opposizione dei soliti: il sindaco di Calitri con la stupidità del suo pensiero, e l’ex sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi. Ora più sindaci propongono un organismo intermedio. Ma all’inizio ci fu uno scontro terribile e non la facemmo a costituirlo. Ora non serve più, perché le opere riguardano solo un pezzo dell’area, serviva prima quando si doveva progettare la strategia nel complesso”. Poi annuncia: “Nella prossima riunione decideremo come procedere sulla rete museale. Allo stato risorse sufficienti per affrontare tutti i problemi non ne abbiamo. Io sono per non partire a pezzi e senza certezze, ma quando abbiamo copertura per tutti i progetti. Decidiamo se partire quando abbiamo le risorse sui musei”. 

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

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